• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Comunicato Stampa del Movimento Stop al consumo di territorio Gruppo della Spezia

Esprimiamo apprezzamento per gli  importanti documenti diffusi dalla sezione provinciale di  Sinistra Ecologia e Libertà (inviato ai giornali il 10/1/2010), dal circolo di Lerici di Rifondazione Comunista (www.rifondazionelaspezia.it), dal consigliere provinciale Federico Barli (www.facebook.com/federico.barli) del Partito Democratico e da Giorgio Pagano ( Il Secolo IX, 10 /1/2010) in merito ai recenti disastri ambientali occorsi in seguito alle forti piogge delle ultime settimane. SEL ha promosso un appello pubblico che può essere firmato da chiunque lo desideri all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Le tematiche e i problemi evidenziati dai documenti sono quelli che il Movimento Stop al Consumo di Territorio denuncia fin dalla sua nascita come aspetti fondamentali per la salvaguardia dela paesaggio e che sono state ampiamente affrontate e discusse nella seconda assemblea nazionale del Movimento che si è svolta proprio a Sarzana lo scorso settembre e che ha visto la partecipazione di più di trecento persone . Che stia finalmente maturando una nuova sensibilità nel mondo della politica, finalmente consapevole che bisogna guardare al futuro di un territorio e dei suoi abitanti e non solo ai problemi di bilancio di oggi e forse di domani?

Ci sembra particolarmente interessante la proposta che Barli intende fare alla direzione provinciale in cui chiede che ”il PD si impegni a creare al proprio interno un forum tematico sulle questioni territoriali al quale, per statuto, dovranno partecipare anche non iscritti, che svolga azioni di monitoraggio sulla dipendenza dei bilanci dei comuni dagli oneri di urbanizzazione” , causa principale della continua cementificazione e che “ tenda a sviluppare una cultura di rispetto del patrimonio naturale e di freno al consumo del territorio”.

Finalmente il mondo della politica si rende consapevole dell’ importanza e della urgenza del problema della tutela del nostro territorio . Le frane e le alluvioni delle scorse settimane sono un importante campanello d’allarme del grave stato di dissesto idrogeologico in cui versa il territorio della val di Magra, dissesto causato dalla continua e dissennata edificazione che impermeabilizza il terreno, dalla cementificazione degli argini dei torrenti che impedisce agli stessi di espandersi senza esondare, dall’abbandono e dalla mancata manutenzione dei terreni boschivi e agricoli collinari.

Finalmente il mondo della politica si rende consapevole che il territorio va risparmiato perché l’economia della Valle del Magra si regge sostanzialmente sul turismo e che un paesaggio devastato perché ricoperto di capannoni , containers, centri commerciali, palazzoni e villette a schiera, che frana e si allaga in modo così allarmante alla prima pioggia abbondante non richiama i turisti, oltreché essere uno spettacolo tristissimo per chi in questi terreni, è nato e cresciuto..

Finalmente il mondo della politica si rende consapevole della necessità di ascoltare e raccogliere le “istanze di cittadini, associazioni, comitati, movimenti, proponendo occasioni di studio, confronto, mediazione ed elaborazione di metodiche ampliamente condivisibili” , attivando processi partecipati  in fase di elaborazione dei PUC.

Tutti i documenti sono concordi nel sottolineare la necessità di :

  • investire risorse e competenze nella prevenzione invece che nella gestione dell’emergenza in seguito ai disastri avvenuti,
  • non deturpare ulteriormente il nostro territorio già abbastanza martoriato in quanto il “paesaggio è una delle voci primarie dell’economia provinciale” e  fondamentale risorsa per lo sviluppo turistico
  • Elaborare  i nuovi Piani Urbanistici Comunali in base al principio dello Stop al consumo di Territorio
  • Promuovere il recupero e la manutenzione dei terreni abbandonati attraverso la regimentazione ed il trattenimento delle acque, provvedendo al terrazzamento delle colline, al rinnovo del patrimonio boschivo

Silvia Minozzi e Roberto Mazza

Movimento Stop al Consumo di Territorio, Gruppo della Spezia