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Festa in piazza della Stazione a Massa: un primo bilancio

La festa di giovedì sera in piazza della Stazione è andata più che bene ed un’agile modifica degli orari inizialmente preventivati ha permesso anche di guardare insieme la partita vittoriosa dell'Italia sulla Germania.

Quasi 150 persone, italiani e migranti (Senegalesi, Rom, Albanesi...), nonché qualche stupito viaggiatore che, disceso dal treno, ha trovato ad attenderlo una piazza festosa e animata ed un buffet gratuito, hanno goduto la magia delle meravigliose poesie di Candelaria Romero, accompagnata dalla fisarmonica di Paolo dal Canto, e assaporato i diversi piatti che le associazioni e le comunità dei migranti hanno realizzato; il fischio dell’arbitro ha segnato la fine anticipata dello spettacolo e tutti insieme abbiamo visto la partita e tifato per l’Italia. La vittoria insperata ha concluso la serata e il luccichio delle stelle del calcio ha sostituito la "passeggiata" tra l'infinito delle stelle preparata dal Gruppo Astrofili Massesi.

Per una sera la piazza della stazione è stata animata da un'atmosfera particolare, quasi surreale, lontana anni luce da quella sensazione di periferia che purtroppo l'accompagna quotidianamente.

Ancora una volta, come già proposto negli anni precedenti, le associazioni organizzatrici (Accademia Apuana della Pace - Alt. Ra - Associazione Volontari Ascolto e Accoglienza – ARCI Massa-Carrara – Briciole - Crisoperla – Emergency Massa Carrara – Il Cerchio della Vita –Gruppi Acquisto Solidali (GAS) Massa – Gruppo Astrofili Massesi – L'Incontro - La Pietra vivente - Legambiente Massa & Montignoso – Macramè - Mafalda – Massa Rugby – Mondo Solidale – "Nulla è perduto.... IO COMPOSTO", ideato dal Comune di Massa e da ASMIU - Tutta un'Altra Città – Transeuropa Edizioni) hanno voluto indicare alla politica e alla amministrazione una strada: ri-abitare una piazza significa animare le periferie, elaborando un progetto articolato in cui investire risorse (ci piace evidenziare che l'iniziativa di giovedì è stata tutta autofinanziata dalle associazioni; solo l’uso del suolo pubblico e l'allaccio alla energia elettrica sono stati forniti dal Comune, trattandosi di un evento all’interno del programma di "Cento notti d'estate 2012").

La presenza di tre assessori (Lina Coppa, Gabriella Gabrielli e Alessandro Volpi) è un segnale positivo ed incoraggiante, di fronte allo scenario di una politica ancora incapace di affrontare il disagio delle periferie ed anche la paura.

La politica, infatti, non dovrebbe né amplificare la percezione di paura, né negarla; dovrebbe piuttosto cominciare a pensare ai territori come luogo di relazioni tra le diverse comunità e ad attuare politiche inclusive, proprio per garantire a tutti i cittadini sicurezza: non la sicurezza armata prodotta da fortificazioni, ma la sicurezza derivante dalle relazioni che riusciamo a sviluppare e che la politica può facilitare o annientare. Una Politica che cercasse di fare questo diventerebbe capace di trasformare le paure in speranza.

E' questa la richiesta che facciamo all'Amministrazione: divenire capace di scelte politiche diverse, che favoriscano progetti di animazione delle periferie: solo partendo da queste, agendo dove il disagio e la marginalità crescono, è possibile costruire una città diversa, sicura, migliore.

Una decisione politica in questa direzione implica la capacità di fare scelte su come investire risorse sempre più scarse, a causa dei tagli del Governo: e proprio la natura di queste scelte esplicita e declina il modello di città che si ha in mente e gli interessi che si vogliono rappresentare.