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Il gesto nonviolento di Marco Pannella

Provo pudore e senso di inadeguatezza dinanzi alla lotta che Marco Pannella sta conducendo contro il degrado umano in cui versano le carceri italiane, spingendola oltre ogni limite immaginabile.

Pudore e senso di inadeguatezza... e al tempo stesso rabbia per come ci stiamo assuefacendo ad ogni situazione di violenza... rabbia per come tutto ci scivola addosso

Emozioni, timori si accavallano, forse andando oltre la razionalità... evitando di ridurre questi pensieri semplicemente ad una astratta dichiarazione di solidarietà o vicinanza...

Se per un verso l'auspicio è che Pannella non oltrepassi quella soglia, perché sono consapevole quanto quella battaglia di diritti sia lunga e fondamentale, per la quale c'è bisogno di tutti, non posso non pensare a quanta retorica e ipocrisia abbia ascoltato in certe affermazioni di politici (forse anche in queste mie parole), non ultima la dichiarazione di Monti che “vedrà di approfondire" il problema, come se il dramma delle carceri non sia sotto gli occhi di tutti.

Gino Buratti

Sembra quasi che lo scandalo dell'esistenza di luoghi delle nostre istituzioni nei quali l'essere umano perde ogni dignità e viene annientato emerga solo dinanzi a queste situazioni tragiche... smarrendo il significato profondo che la Politica debba esaltare i diritti della persona umana, garantendone una vita dignitosa a prescindere!