Genova spiegata a mio figlio |
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Scritto da Enio Minervini
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Mercoledì 24 Luglio 2013 05:49 |
Che dodici anni fa lo Stato italiano uccise un ragazzo, si chiamava Carlo ed era bellissimo. Che la polizia cercò per due giorni e due notti di ammazzarne altri. Che perseguitò migliaia di persone. Che tante ne arrestò e torturò. Che non potevamo tornare nel posto dove avevamo lasciato le nostre cose, per prendere il treno e tornare a casa. Che volavano gli elicotteri e forse sparavano. Che l'aria non si poteva respirare per quanto sparavano. Che era come vivere due giorni di guerra, solo due giorni per fortuna. E due notti.
E che il nemico era forte, stupido e assassino. E ce l'aveva con noi. Che avevamo fame e sete... ma per fortuna la gente di Genova ci lanciava dalle finestre panini ed acqua. Che sì, avrebbero potuto uccidere anche papà. A 200 metri dall'ospedale dove sei nato. Ma in quel caso non saresti nato. Perché Genova è bella, la più bella di tutte. Perché Genova è stata terribile... Perché Genova è tanto, perché Genova è tutto. Enio Minervini |