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NO alla violenza fascista – NO a qualsiasi violenza

L'episodio di violenza fascista subito da un circolo ricreativo, frequentato da giovani di sinistra evidenzia il rischio di un clima pericoloso che deriva dalla presenza in città di forze che si richiamano ideologicamente al fascismo, cosa che la Costituzione vieta.

I "ragazzi" di destra (come Forza Nuova e Casa Pound) rifiutano di fatto di dichiararsi antifascisti facendo capire che per loro l'antifascismo non è una valore, mentre è il valore su cui si fonda la nostra democrazia, sempre attuale perché esprìme la regola del convivere, la libertà, contro il dispotismo del pensiero unico.

Il bello è che si presentano con la faccia perbene ad avanzare iniziative sociali e rivendicano loro gli spazi e le regole, mentre dimenticano appunto la prima regola, la prima legge, il fondamento senza la cui condivisione il sistema si sgretola, la cartina al tornasole con cui si misura il tasso di democraticità.

L'attacco alla Costituzione è indubbiamente l'obiettivo politico di chi sta sopra di loro. Il pericolo delle loro posizioni è propriamente un problema di cultura politica, che si fonda sull'assenza di memoria, e che equivale, ma non lo capiscono, ad un porsi fuori dell'ambito democratico.

Sono "ragazzi" che amano definirsi "fascisti del terzo millennio", e che pensano che Mussolini sia stato un grande statista, il più grande che l'Italia abbia avuto, dimenticando le sue nefandezze liberticide, la sua politica guerrafondaia, il suo razzismo, la sua alleanza con Hitler ed il Nazismo. 0 più nel piccolo che Bellugi sia stato il miglior sindaco della nostra città, dimenticando che fu un Podestà nominato dal potere, e non un eletto dai cittadini (la differenza non è da poco), e non sapendo che la sua attività amministrativa fu tutt'altro che positiva, e infine celando soprattutto il fatto che fu un picchiatore squadrista.

I ragazzi del circolo assalito hanno respinto l'atteggiamento violento, hanno chiamato la polizia, e consci della gravita dell'accaduto hanno dato immediatamente una risposta di denuncia pacifica, di fronte alla sede di Casa Pound. Il giorno dopo hanno indetto una assemblea per spiegare quanto successo invitando cittadini e forze politiche. Infine si sono rivolti alle istituzioni, in primis a quella più diretta, che più li deve rappresentare, il Comune. Il loro comportamento è stato esemplare.

Ed il Consiglio Comunale ha risposto con una delle più belle sedute che sì siano mai viste, dove tutti i consiglieri si sono espressi ed è stato deliberato all'unanimità un ordine del giorno che ha dato mandato al Sindaco di rappresentare istituzionalmente la comunità nella denuncia dell'esistenza in città del pericolo di posizioni politiche e culturali fasciste, per le quali occorre rinnovare l'attenzione, e prendere provvedimenti fino alla chiusura delle sedi che rappresentano veri covi di queste idee e quindi di derive violente.

A noi dell'ANPI tutto ciò è apparso come una lezione di civiltà, ed il tutto è di certo dovuto alle centinaia di ragazzi che si sono mossi, che hanno assistito al Consiglio Comunale, e che meritano dalla politica atti concreti conseguenti ai pronunciamenti.

Ora è la città chiamata direttamente a dare prova delia coscienza della sua memoria, Sabato su questi temi ci sarà nel pomeriggio una serie di iniziative: un corteo per le strade della città, una manifestazione all'ex CAT - Casa delle Culture, un incontro nella Sala della Resistenza in Palazzo Ducale.

Noi dell'ANPI ci saremo e invitiamo tutti i partiti democratici, tutte le associazioni, e soprattutto i singoli cittadini ad esserci.

È un momento importante in cui la nostra comunità da prova concreta della sua coscienza civile e democratica,

La parola d'ordine su cui saremo uniti è: NO ALLA VIOLENZA FASCISTA - NO A QUALSIASI VIOLENZA

 

ANPI Massa,23/ll/2013