Padre Nostro, troppe volte, invece, ti ho cercato come Padre mio, volendomi riservare un'egoista esclusività.
Troppe volte ti ho pensato seduto lontano nell'infinità del cielo, non riuscendo a vederti mentre cammini accanto a me, testimone afflitto delle mie contraddizioni, del mio egoismo, delle mie ipocrisie.
Vorrei riuscire a sentire "Santo" il tuo nome, nelle pieghe del mio cammino quotidiano, non solo nei riti e negli appuntamenti di un calendario estraneo.
Vorrei riuscire ad essere il semplice operaio, che offre il suo servizio alla realizzazione, fin da adesso, su questa terra, e non domani, della Tua Parola e della Tua Volontà. Ma dovrei riuscire a liberarmi delle nicchie in cui ho racchiuso la mia vita, nelle quali voglio proteggermi dall'autentica libertà.
Aiutami a trovare le cose di cui ho veramente bisogno, per essere autentico, senza circondarmi da panacee che sembrano donare una felicità effimera.
Ti prego, guardami con benevolo amore, tenendo conto di come io riesco a rapportarmi con tutti quelli che, assurdamente, ritengo "miei debitori", persone "diverse" da me, misurando la mia capacità ad accoglierle come persone, andando oltre il mio egoismo.
Aiutami a rialzarmi, tutte le innumerevoli volte nelle quali prevale il mio egoismo, la mia voglia di sicurezza, che mi porta a calpestare gli altri, pensando solo al mio bene.
In questo, aiutami a liberarmi di tutto ciò che mi incatena, impedendomi di sentirti accanto, soprattutto nei momenti in cui il mio agire sembrerebbe portarmi lontano da te.
Perdonami ti prego. |