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10 idee sparse sul presidente Trump

Ci sarà tempo per analisi e riflessioni. Tuttavia, alcune cose si possono già dire:

1) Non sarà l'apocalisse: siamo sopravvissuti a Bush e Berlusconi, sopravviveremo anche a Trump (epigono dei suoi predecessori);

2) Ad uscire sconfitta non è solo Hillary Clinton (anche se in termini assoluti ha preso più voti del suo avversario), ma il Partito democratico, il Partito Repubblicano, l'Amministrazione Obama;

3) Trump non è un "vendicatore del popolo" ma un miliardario sostenuto da potenti lobby come quella delle armi e del cemento (non a caso alla Borsa di Milano gli unici titoli in crescita oggi sono quelli della difesa militare di Leonardo-Finmeccanica + 4% e costruzioni Buzzi +6%);

4) Trump ha fatto una campagna elettorale populista che ha raccolto voti popolari di operai impoveriti, impauriti, senza più bussola, di giovani disoccupati, di immigrati terrorizzati dalla concorrenza di nuovi immigrati;

5) Si sono scontrati due tipi diversi di capitalismo, uno più elitario e conservatore (Clinton) e l'altro più selvaggio, rampante, aggressivo (Trump);

6) L'Amministrazione Trump sarà distruttiva per l'ambiente, puntando alla tradizionale crescita economica fatta di sviluppo, industria dell'automobile, nuove infrastrutture e colate di cemento, agricoltura chimica, nuovo impulso al carbone;

7) L'industria militare e della armi avrà nuovi incentivi, puntando molto sulla "sicurezza" interna ed esterna e paura del terrorismo;

8) Un punto interrogativo sulla politica estera (probabile avvicinamento alla Russia - a spese della Siria e dell'Ucraina - e contrasto con la Cina);

9) Trump (come Berlusconi) tenderà innanzitutto a curare i propri affari, per salvarsi dai fallimenti e bancarotte del suo patrimonio familiare;

10) Le pur timide riforme sanitaria ed energetica di Obama saranno spazzate via.

Infine, un paio di considerazioni, pensando alle miserie di casa nostra:

  • il sistema politico americano reggerà comunque, per i pesi e contrappesi e controlli che ha; questo, per me, è un buon motivo per non disperare, e per mettersi in sicurezza anche in Italia, votando NO al referendum costituzionale (teniamoci il senato che è comunque uno spazio di rappresentanza e di controllo; e evitiamo nuove centralizzazioni del potere);
  • Grillo e Salvini, parlando a vanvera, cercano di intestarsi la vittoria di Trump, che però non ha niente a che fare con il "popolo" cui loro dicono di rivolgersi, ma è solo un nuovo volto del capitalismo.

 

Fonte: Post pubblicato su FB