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Perché dobbiamo cambiare le politiche europee

La Volontà ribadita dagli italiani il 4 dicembre 2016. E' un tracciato di rispetto della Costituzione e di richiesta di cancellazione delle leggi in contrasto con la costituzione... di legalità costituzionale... ma negli ultimi trent’anni, invece, le classi dirigenti di centrodestra e centrosinistra ci hanno portato in un'altra direzione, contribuendo anche al malcostume ed allo sfascio dei partiti di massa.

Avete mai letto o sentito dire in TV, che su ciascuno di voi grava un debito di oltre 30.000 euro?

Sarebbero soldi dovuti allo Stato. Sarebbe una prospettiva davvero preoccupante, sapere di dovere nientemeno che, allo Stato, l'equivalente di oltre un anno di stipendio o salario lordo ancor prima di cominciare a guadagnare qualcosa lavorando – magari in modo precario.

La grande bugia di dire che gli italiani sono vissuti al di sopra possibilità spendendo troppo ed è per questo che sarebbe aumentato il debito pubblico aveva un fine... chi ha propinato questa storiella ha perseguito e persegue il fine di fare sentire colpevoli voi giovani, i vostri genitori e i vostri nonni, dicendovi che avete vissuto al di sopra dei vostri mezzi. e quindi ora bisogna tagliare i salari, le pensioni, i diritti, le spese per lo stato sociale, come purtroppo è avvenuto e continua ad avvenire nelle scelte della Troika Europea : (Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea, BCE)

In realtà le cose stanno ben diverse:

la vera fonte dei guai che hanno portato al debito pubblico nasce dalle scelte politiche che nel lontano 1982, il governatore della banca d'Italia Ciampi e il ministro del tesoro Andreatta portarono a termine il processo di separazione della banca d'Italia dal tesoro;

  • da allora lo stato rinunciò a stampare moneta per finanziarsi ricorrendo alla finanza ed all'indebitamento ;

  • fu quella scelta che diede il via anche alle privatizzazioni e che consegnò il debito pubblico al potere ed al giudizio dei banchieri e dei grandi speculatori .

  • Inoltre fino a circa il 1985, il capitale finanziario era grossomodo equivalente al capitale formato dai beni materiali (beni prodotti) Oggi il capitale finanziario è 10 volte il valore del capitale in beni materiali.

E' grazie ai signori della finanza ed alle scelte delle grandi imprese industriali di privilegiare la ricerca del profitto attraverso la finanza, che è prevalso il mondo della economia che ci ha indotto a tralasciare la stella polare dei valori costituzionali, che hanno fatto approvare ai vari governi leggi anticostituzionali nel campo del sociale, del lavoro, dell'ambiente, della guerra ecc..... cioè la nostra economia si è in gran parte trasformata, diventando un grande casinò, dominata dalla finanza.

La finanziarizzazione, che ha visto il suo picco nella crisi del 2008, è stata e continua ad essere un gigantesco progetto per generare denaro mediante denaro, riducendo al minimo la fase intermedia della produzione di merce o, preferibilmente, saltandola per intero.

Anche il grande capitalismo a partire dalla FCA di Marchionne, l'ha abbandonata per diventare via via, più che un produttore di merci, soprattutto un produttore di rendite.

Oggi La massa di denaro creata per tale via è astronomica, dell'ordine di centinaia di trilioni di dollari; ma si tratta di denaro fittizio, in quanto non è appoggiato ad alcun bene reale. Il che significa che così come è stato creato velocemente senza avere nulla alle spalle, altrettanto velocemente può scomparire. Come è avvenuto con il fallimento di alcune grandi banche in USA .

Senza mettere in discussione alle radici queste decisione prese dalla Troika Europea e senza gestione pubblica del sistema bancario, i vincoli della speculazione e del profitto decisi a Bruxelles, verranno continuamente fatti pagare alle classi più deboli con il taglio della sanità, pensioni, salari, stato sociale...

Ma il 4 dicembre c'è stato un referendum che segna un'altra strada... bisogna percorrerla rimettendo i discussione e chiedendo la cancellazione di tutte le leggi in contrasto con la nostra Costituzione.

 

Umberto Franchi

 

Lucca 25 marzo 2017