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Il frutto della guerra

Papa Francesco diffonde a fine anno 2017 questo cartoncino:

Nagasaki, 1945.

Un ragazzo con in spalla il fratellino morto nel bombardamento atomico, attende il suo turno per far cremare il corpicino senza vita. Immagine scattata dal fotografo statunitense Joseph Roger O’Donnell dopo il bombardamento.

La tristezza del bambino solo si esprime nel suo gesto di mordersi le labbra che trasudano sangue.

Le armi di distruzione di massa, in particolare quelle atomiche, altro non generano che un ingannevole senso di sicurezza e non possono costruire la base della pacifica convivenza fra i membri della famiglia umana, che deve invece ispirarsi ad un’etica di solidarietà.