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Un giorno e una notte - 157 favole di comunità, di Pietro Tartamella - La Ruota Edizioni - Collana Cascina Macondo

Esce in libreria in questi giorni l'antologia "Un giorno e una notte - 157 favole di comunità" di Pietro Tartamella, la Ruota Edizioni. È la conclusione di un progetto sulle favole durato due anni che ha visto coinvolti un gruppo di detenuti della casa di reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo diretta dal Dott. Giorgio Leggieri, bambini della scuola elementare, studenti delle scuole superiori, ragazzi disabili e alcuni scrittori dell'area torinese. Più di 600 persone coinvolte che hanno prodotto 450 favole di cui 157 selezionate per l'antologia. Il progetto è stato segnalato con una menzione speciale nel 2017 al concorso e al relativo convegno nazionale "Persona e Comunità" indetto ogni anno da Cultura & Società. Che còs'hanno i detenuti da insegnare alla società civile e ai bambini? I bambini hanno qualcòsa da insegnare ai detenuti? La disabilità ha qualcòsa da insegnare? Poiché le fàvole esòpiche contèngono una "morale", leggèndo le 424 pàgine di questa antologìa possiamo capire còsa essi hanno da insegnarci. Sono pàgine che vògliono rappresentare simbòlicaménte un "territòrio ideale" fatto di fògli e carta sì, ma dove, uno a fianco all'altro, convìvono questi differènti spicchi di cittadinanza.

"Mi àuguro che pòssano diventare uno straordinario strumento didàttico - dichiara Pietro Tartamella direttore artistico dell'associazione di promozione sociale Cascina Macondo di Riva Presso Chieri - da utilizzare proficuamente con studènti di tutte le età. Ma pòssono anche èssere utilizzate in càrcere per intrattenere, in un progètto sulla genitorialità, i detenuti con le loro famiglie e i loro bambini. In fondo contèngono una variegata gamma di saggezze e infiniti spunti di riflessione. Una comunità vasta e allargata che si confronta, anche soltanto attravèrso le fàvole, non può che èssere portatrice di buòni auspici e di un sorriso"

Bruno Mellano, garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà scrive nella prefazione: "Con l'antologìa "Un giorno e una nòtte - 157 fàvole di comunità" alcuni detenuti - cèrtaménte privilegiati - hanno avuto la rara opportunità di scrìvere fàvole destinate idealmente ai pròpri figli e nipoti, veri o virtuali. Con questi racconti, ora pubblicati, hanno potuto alimentare o rinsaldare i rappòrti forzatamente limitati tra chi è al di qua e chi è al di là delle sbarre.. La scrittura, come sottolineato da psicòlogi ed educatori, permette di dare un nuòvo significato sìa al pròprio vissuto che al futuro, e di cómpiere un lavoro su sé stessi, e quindi dovrèbbe far parte di quello che gli operatori penitenziari chiàmano "percorso trattamentale del detenuto". La scrittura rappresènta un òttimo strumento per raggiùngere l'obiettivo finale di una positiva reintegrazione nella società e per questo va incoraggiata e incentivata, seguèndo il solco di questa meritòria pubblicazione curata con grande passione e indubbia professionalità da Piètro Tartamèlla".

In questa antologìa, non ci sono solo "un giorno e una nòtte" e le 157 fàvole con cùi si confróntano la detenzione, l'infanzia, la disabilità, i gióvani, i cittadini, la comunità; c'è anche una stòria che scorre parallèla alle fàvole, una "cornice" che l'autore ha voluto creare per mostrare altri fatti ed evènti coerènti con lo spìrito del progètto. "Malgrado - dichiara Anna Maria Verrastro, presidente di Cascina Macondo - questo mondo parallèlo sìa decisamente onìrico, di fantasìa, surreale, vestito di fàvola, tessuto con fili di poesìa e di ironìa, l'autore rièsce infine a fàrcelo apparire, man mano che in esso ci si addentra, addirittura possìbile e pensàbile".

Caratteristica particolare del libro è che è scritto con accentazione ortoèpica lineare, precisa scelta editoriale di Cascina Macondo, che consiste nella scrittura della lingua italiana con la regola di accentare obbligatoriamente non solo le parole tronche, come normalmente accade, ma anche le parole sdrucciole, e di segnalare con l'accento grave sulle sillabe toniche, il suono aperto della vocale "e" e della vocale "o", trasferendo così al lettore tutte le informazioni utili e necessarie per un'esatta pronuncia della lingua italiana, senza dubbi o titubanze (il lettore leggerà con sicurezza "tragèlafo" parola sdrucciola, con il suono della "e" aperto, e non "tragelàfo" come parola piana; leggerà "scòrbuto" con il suono della "o" aperto, e non "scorbùto"; "callìfugo" e non "callifùgo"; leggerà "taràssaco" e non "tarassàco". Una modalità di scrittura della lingua italiana molto apprezzata dai bambini, dalle insegnanti, dagli attori, dalle persone dislessiche, e soprattutto dagli stranieri.



UN GIORNO E UNA NÒTTE - 157 FÀVOLE DI COMUNITÀ
di Piètro Tartamèlla - La Ruòta Edizioni Collana Cascina Macondo
424 pagg. - èuro 13 - accentazione ortoèpica lineare - 36 illustrazioni
còdice ISBN: 978-88-99660-39-0
prefazioni di: Carmèlo Musumèci, Bruno Mellano, Anna Marìa Verrastro, Piètro Tartamèlla

www.cascinamacondo.com



nota 1:
Stiamo programmando un calendario di presentazioni del libro. Chi fosse disponibile e interessato a presentarlo in luoghi che ritiene opportuni, ci contatti.

Nota 2:
Riuscirai a stampare la locandina allegata? E ad appenderla in un negozio, in una biblioteca, una libreria,
un bar, un teatro, una sala d'attesa, una bocciofila, un ospedale, una scuola, una fabbrica, una farmacia, un centro culturale, una università, in un supermercato ...?

 

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"Lèggere è bèllo come scrìvere, viaggiare, fare l'amore" (Pietro Tartamella)