• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La banalità del male, il gusto di escludere

La banalità del male, il gusto di escludere, di infierire sull'altro perché "non dei nostri". La carogna nera guida alcune scelte che si stanno prendendo in questi giorni. La gioia del sopruso ottuso.
Un emendamento della Lega alla legge di bilancio esclude i cittadini extracomunitari dalle agevolazioni per le famiglie numerose (la carta della famiglia). E lo Stato non risparmierà niente.
Un emendamento che si basa solo esclusivamente su una ideologia dell'odio. Intendiamoci avrebbe fatto schifo anche se ci fosse stato un risparmio da parte dello Stato.

Siamo ormai all'instillazione quotidiana e istituzionalizzata da parte del Potere di veleno contro altri esseri umani. Siamo ben oltre la 'paura' con cui si cerca di spiegare questa ondata di ostilità verso l'altro. Una volta ci si vergognava ad esprimere posizioni razziste perché socialmente riprovevoli, oggi assistiamo a vere e proprie performance di compiacimento nelle espressioni violente e di odio.

E c'è di più: non basta odiare i neri (perché a questo siamo), vanno denigrati quelli che non odiano, perché buonisti che non capiscono come va il mondo e come dovrebbe andare...

È una cosa molto più diffusa, più complessa di quello che immaginiamo quando diciamo "questo odio è dovuto al fatto che alcuni politici per consenso mettono i penultimi contro gli ultimi". Quasi come una forma di consolazione, perché questa spiegazione ci fa da scudo, crea un cuscinetto protettivo delle nostre coscienze, permettendoci di non guardare quel lato oscuro, inquietante, malvagio che ci appartiene come esseri umani e che non è colpa della 'austerità' imposta dall'Europa.

In una democrazia, in uno Stato di diritto chi tenta un furto viene consegnato alla polizia. Oggi qualcuno si è sentito libero nonostante la donna fosse già nelle mani dei vigilanti di picchiare, aggredire, attaccare violentemente e brutalmente, strapparla dalle mani dei vigilanti, e continuare a colpire davanti agli occhi della piccola figlia della donna buttata per aria tra lacrime di paura. Chi ha tentato di fermare l'aggressione è stata a sua volta aggredita perché "buonista" e radical chic. Mi auguro che chi ha commesso quell'aggressione sia denunciato e paghi per quella violenza brutale.

Ieri (6 dicembre 2018 ndr) ai volontari del Baobab la polizia ha impedito di dare un pasto caldo agli immigrati che dormono per strada. Una violenza gratuita.

Ci sono i mandanti di questa quotidiana, scientifica instillazione di veleno che sfocia nella violenza, nel sentimento sempre più profondo, incarognito, spavaldo, fiero di odio verso "chi non è dei nostri", neri e buonisti compresi. Ci sono i mandanti e ci sono i complici silenti.

Arianna Ciccone

Fonti:
Il Post: bit.ly/carta-famiglia-extracomunitari
Repubblica: bit.ly/rom-metro-roma
Baobab Experience: bit.ly/baobab-pasto-caldo
Corriere della Sera: bit.ly/paura-stranieri

Post pubblicato sulla pagina facebook di "Valigia Blu" il 7 dicembre 2018