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Le destre, la crisi del capitalismo, il ruolo delle masse popolari!

La crisi generale del capitalismo si aggrava e si esprime in ogni attività ed in ogni campo, perfino all’interno degli organi giudiziari ed istituzionali… ma nonostante il suo fallimento esso viene sempre riproposto nel medesimo modo: ricerca della massima competitività e massimo profitto, a danno dei diritti, dei salari, delle pensioni, dei servizi, dello stato sociale, dell’ambiente, della sicurezza… e con il dilagare della corruzione ed il non rispetto della nostra Carta Costituzionale.

In Italia, cresce l’insofferenza per il corso catastrofico delle cose che la borghesia impone per far fronte alla crisi del suo sistema sociale, economico, civile, culturale…

Si diffonde nelle masse popolari la volontà di “cambiamento” … di non voler continuare a vivere con 5 milioni di disoccupati… con il lavoro, precario… con il taglio dei salari, delle pensioni… con la cancellazione dei diritti… con il peggioramento dello stato sociale e della realtà che stiamo vivendo.

Ma se si andasse a votare oggi, in Italia, i partiti di destra otterrebbero oltre il 50% dei voti con molti giovani, lavoratori, pensionati e precari che votano a destra… Perché succede questo ? cosa fare per recuperare ad una visione ed un impegno a sinistra del popolo che vota a destra ?

Credo che per rispondere alle suddette domande sia necessario chiarire cos’è la destra in Italia. Vi sono tre destre :

LA PRIMA DESTRA, è quella della grande capitale economico e finanziario, che attraverso la finanziarizzazione e speculazione dell’economia,riescono a fare profitti intensi (investendo in azioni e dividendosi azioni) senza investire nell’industria, infrastrutture, ambiente, esportano capitali all’estero ed evadono il fisco… Oggi il peso dell’economia virtuale rispetto all’economia reale è otto volte maggiore… mentre anche chi investe nell’economia reale lo fa seguendo il modello liberista a danno dei ceti subalterni come sopra detto… mentre lor signori ogni anno aumentano i loro profitti…

Ecco, credo che le persone attive di questa destra votano soprattutto la Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia … ma anche (forse in ugual misura) il PD o altri partiti liberal o di sinistra moderata… sono individualisti e sempre pronti a cambiare casacca in base ai loro interessi “di bottega”… quindi non saranno mai recuperabili ad una visione di sinistra vera, radicale e sono tutti da combattere ;

LA SECONDA DESTRA, è quella “ideologizzata”, di coloro che pensano che la vita sia fatta per i furbi, “ognuno per se Dio per tutti”, che fregare il prossimo sia un merito perché significa che chi si è fatto fregare è di razza inferiore…. Individualisti, razzisti, omofobi, ma sempre pronti a mettersi in gruppo per colpire “le zecche comuniste”… ed anche quando svolgano una qualche attività sociale, lo fanno in modo caritatevole ed al fine di ottenere consensi al loro mondo fascistoide con l mito di Hitler e Mussolini… queste persone le troviamo soprattutto negli stadi… sono sostanzialmente dei “coglioni”… essi votano per i partiti di estrema destra : Casapound, Lega, Forza Nuova, Fratelli d’Italia… la maggioranza di essi non sono recuperabili, ma una minoranza, CHE TROVIAMO ANCHE NELLE FABBRICHE, potrebbero essere recuperati verso posizioni di sinistra radicale;

LA TERZA DESTRA, è quella “dei bottegai”, delle partite Iva, dei liberi professionisti (medici, avvocati, notai, architetti, ingegneri, ecc… ) di coloro che pensano di dare troppo allo Stato (qualche volta hanno ragione) ma denunciano quasi sempre rendimenti inferiori a quelli reali e spesso anche a quelli dei propri dipendenti… essi, essendo dei falsi poveri, sfruttano al massimo lo stato sociale che viene concesso alle fasce più deboli… Ma assieme a questi, ci sono anche gli operai, i pensionati, i precari, i disoccupati, ecc… insomma coloro che hanno subito i danni della crisi economica imposta dal capitalismo ed hanno voltato le spalle alla “sinistra” ritenendola colpevole, perché hanno visto una sinistra che si occupa dei diritti dei migranti… dei Gay, dei diritti civili… ma non occuparsi di loro … una sinistra che non è stata in grado sviluppare iniziative rivendicative e di lotta per cambiare le loro condizioni economiche, normative, sociali… e quindi il sistema in cui viviamo… una sinistra che non è più sinistra da molto tempo e che di fatto (come è avvenuto con il PD di Renzi) è diventata artefice delle politiche economiche imposte dalla Unione Europea e dalla destra Capitalistica…. Credo che queste fasce popolari che oggi votano a destra ed appoggiano lo sloga “prima gli Italiani” ( con molti che magari sono iscritti alla CGIL), in prospettiva, si renderanno conto che anche la Lega è un partito di destra contrario ai loro interessi…

Penso quindi che la maggioranza questi strati popolari, sia pure con difficoltà, possono essere recuperarli ad un impegno di sinistra radicale… Ma come ?

La questione è quella di capire come fare crescere lo spirito di rivolta “ rivoluzionario” delle masse popolari. Questo spirito anima la resistenza che spontaneamente il proletariato e le altre classi delle masse popolari oppongono alla borghesia… anche attraverso molti movimenti sociali sulla conversione ecologica/ambientale contro le armi per la pace, per l’applicazione dei contenuti costituzionali e su altri diritti … ma ciò non basta … è necessario che si traduca in un loro impegno su un progetto rivendicativo economico e sociale che sbocchi ad un cambiamento di “sistema” ed in prospettiva ad un avanzamento verso l’instaurazione del socialismo del terzo millennio… ma la traduzione … il cambiamento non avverrà spontaneamente… il fattore decisivo, sarebbe la necessità di avere un vero e forte partito comunista, che invece non esiste.

Credo quindi che in questo contesto, un ruolo essenziale, di chi opera a sinistra, nel sindacato dei lavoratori, degli intellettuali, di chi “resiste” e continua a “volere la Luna” … sia quello di cercare di coinvolgere le masse popolari nelle fabbriche, nelle scuole, nei territori, ed a livello generale … non solo in forme di resistenza, ma farli divenire soggetti attivi per cambiare il modello sociale imposto dalla borghesia imperialista, dando in questo modo una risposta efficace all’aspirazione di individui e organismi anche a costituire un partito comunista all’altezza del suo compito storico

Umberto Franchi

Lucca, 29 luglio 2019