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La sciagura del coronavirus: realtà e prospettive

La malattia fa paura: perché nei casi gravi aggredisce i polmoni, blocca il respiro, uccide soffocando... al 16 marzo 2020 ci sono 28000 contagiati con circa 2.200 morti (in proporzione tre volte i morti in Cina).

Nella Regione Lombarda gli ospedali sono collassati, i contagi e le morti aumentano... ma non ci sono più posti letto, respiratori, DIP, personale medico e infermieristico... per cui i malati gravi non potranno essere curati e continueranno a morire.

Il Presidente della Regione Lombarda assieme al governo Nazionale, anziché requisire la sanità privata che in Lombardia è circa il 50% di tutto il fabbisogno sanitario , si affida a Bertolaso per cercare di attrezzare il Palazzo della Fiera di Milano come un nuovo ospedale, ma ci vorranno giorni forse settimane ... e nel frattempo ? i pazienti vengono lasciati soli ? senza cure adeguate ?

IN QUESTO CONTESTO ABBIAMO :

  • I focolai ed epicentri in Lombardia e nella pianura Padana... territori industrializzati con la massima concentrazione di inquinanti nell’aria, dove la gente ha respirato veleni per anni... ed oggi se guardiamo le foto fatte dai satelliti, vediamo che i territori appaiono liberati dalla coltre inquinante, dal particolato e ossidi di azoto che li nascondeva e la terra torna a respirare;

  • nelle città, nei Paesi, il traffico si è spento, i rumori e gli ingorghi sono scomparsi, le persone che non stanno male si chiudono in casa, in attesa... con la speranza di uscirne indenni e che tutto finisca presto. Ma il nostro confinamento forzato in casa, è vissuto come un’imposizione... un qualche cosa di necessario ma violento, che ci priva delle libertà... e cerchiamo di reagire mantenendo relazioni sociali, , magari utilizzando di più le chat ... però ci accorgiamo che sono palliativi, che c’è tristezza dentro di noi. La mancanza di socialità fondata sull’incontro, non si recupera con collegamenti web ;

  • il governo che ha varato una prima manovra da 25 miliardi per cercare di intervenire con urgenza su sanità, nel sociale e lavoro . Misure necessarie che pur andando nella direzione giusta , non tranquillizzano dalla paura di andare al lavoro perché è necessario o lo vuole il padrone, e (soprattutto nelle piccole aziende ) dalla paura di restare contagiati e nemmeno dalla paura che la crisi si allarghi con la possibile perdita del posto di lavoro e del reddito;

  • Poi, ci sono gli esclusi : coloro che non possono rinchiudersi in casa perché non hanno una casa ... perché l’ex ministro della difesa Salvini ha fatto una legge che non gli da nemmeno più il permesso di stare per strada perché lo Stato Italiano gli ha tolto la protezione umanitaria e nessuno ha voluto restituirgliela. Sono nelle mani della Caritas e tutti potenziali e pericolosi focolai di infezione, tali da vanificare gran parte delle prescrizioni imposte anche a tutti gli altri.

MA ABBIAMO ANCHE COSE POSITIVE :

  • una esplosione di solidarietà, verso i medici, verso il personale infermieristico e sanitario degli ospedali pubblici... si quelli che secondo l’ex Ministro di “Forza Italia” Renato Brunetta erano dei vagabondi, i furbetti del cartellino dei fannulloni... Poi la solidarietà agli anziani , quelli che con 37 miliardi di tagli alla sanità negli ultimi 10 anni , sono stati di fatto condannati a vivere male o a morire tramite la selezione della specie Darwiniana , che si svolge negli ospedali;

  • Abbiamo inoltre tempi di vita più lenti, l’aria pulita, il silenzio, le strade senza auto che restituiscono alla città connotati umani, la diminuzione dei “polpettoni” televisivi o degli odiatori seriali urlanti alla Sgarbi, lo spazio per tornare a riflettere e pensare

Ora, anche se i tempi dell’uscita dall’emergenza dal Covid 19 saranno lunghi, ci sono altre emergenze che ci attanagliano da tempo che non finiranno con l’emergenza sanitaria planetaria :

Riguardano:

  • quella climatica e ambientale, . Ne arriveranno altre... con scioglimento dei ghiacci, incendi di foreste, liberazione del metano innalzamento del mare, uragani, alluvioni, siccità e desertificazione continueranno per la loro strada;

  • Riguardano il lavoro, lo stato sociale, i redditi, i diritti : probabilmente non tutte le fabbriche riprenderanno il lavoro, la disoccupazione, precariato e mancanza di reddito sono destinati ad aggravarsi e la maggior parte delle istituzioni, dall’Unione europea agli Stati, alle Regioni ed ai Comuni, ne usciranno ancor più screditate di ora per la loro inerzia.

  • Si sta creando, un vuoto gigantesco di pensiero e di prospettive, che potrà essere colmato solo dalla mobilitazione dal basso per un futuro riconciliato con clima e ambiente... ma questa prospettiva non si è ancora tradotta in un progetto concreto collettivo di cambiamento.

A tutti coloro che dicono : “ce la faremo e tutto tornerà come prima”, credo che bisogna rispondere : “c’è la faremo ma nulla sarà e dovrà essere come prima”.

Bisogna impedire che ritorni la cultura diffusa da 30 anni fondata sull’ individualismo ed egoismo sociale, che porterà a riproporre l'autonomia differenziata delle regioni. Che il risultato criminale dei tagli alla sanità e allo stato sociale, della distruzione dei diritti del lavoro, siano perpetuati come è avvenuto fino ad oggi.

Bisogna impedire che tutto ritorni come prima con una società dove è dilaga l’ingiustizia sociale e dove i valori del mercato hanno scacciato i valori della solidarietà umana-

Questa società che può essere travolta da una malattia “Coronavirus” è figlia delle classi dirigenti economiche e politiche, quelle che ora si immergono nella melassa dell’unità nazionale, che hanno diffuso il virus dell’arrangiarsi, di essere imprenditori di sé stessi, di competere con tutti gli altri.

Lucca, 17 marzo 2020

Umberto Franchi