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Ai tempi del virus ed il dopo

I dati che ogni sera la protezione civile ci illustra evidenziano che il contagio anche se in misura ridotta, continua a diffondersi e la sua entità continua ad essere di dimensioni catastrofiche .

Il quadro odierno evidenzia anche come i dati ufficiali non sono attendibili e che i contagiati ed i morti siano molti di più. Pare che nelle zone più colpite, dove gli ospedali sono saturi, molte persone non vengono ricoverate per mancanza di posti letto e terapie intensive, così muoiano in casa senza venire registrate... inoltre molti medici, non avendo strumenti di protezione per il proprio uso, hanno iniziato a non rianimare i pazienti gravi.

È chiaro che, se siamo in una situazione così deplorevole da aggravare la già gravissima emergenza, è per via di errori del passato legati all’esasperata regionalizzazione della sanità pubblica, ai tagli alla sanità pubblica a favore del privato, a scelte sbagliate come il numero chiuso per le lauree in medicina... che hanno impoverito in risorse umane, strumentali e finanziarie.

Ora, se è vero che è difficile conoscere le reali dimensioni dell’emergenza, possiamo però evidenziare come le misure adottate siano insufficienti, perché esse si fondano soprattutto sulla convinzione che per superare la crisi sanitaria , sia sufficiente stare in casa... così le persone infette diminuiranno... mentre quello che a mio parere sarebbe necessario, è iniziare subito fare è un grande piano di rinascita della nostra sanità, a partire dal triplicare le terapie intensive, fare tamponi a tappeto attraverso nuove tecnologie che riducono i tempi di accertamento aumentando anche i laboratori di analisi, assumere e formare migliaia di medici e infermieri, costruire nuovi ospedali, incrementare l’acquisto ventilatori polmonari, di tute protettive, di mascherine sanitarie, ecc...

Ma Il virus é solo l'avamposto di catastrofi climatiche, sanitarie, economiche, sociali distruttive già più volte annunciate, scritte, documentate da scienziati e studiosi... credo che ai governanti, non sia mancato il coraggio di leggerle in modo scientifico, bensì è mancato i coraggio di intervenire cambiando radicalmente il meccanismo di sviluppo ed il sistema economico e sociale. Non c’è mai stata da parte della classe economica e politica dominante, la volontà di cambiare nel profondo, solo perché avrebbe intaccato interessi economici e finanziari delle classi ricche capitaliste .

Così nel nostro Paese , da almeno 30 anni in modo strisciante tutti i governi hanno distrutto le nostre fondamenta costituzionali e si sono alleati alle volontà dei poteri forti economici, finanziari, e con politiche Europee fondate sui patti di stabilità, con il fiscal compact, con il SEM... insomma una lucida e compiaciuta linea politica che, non solo ha tolto ai poveri per dare ai ricchi... ma ha distrutto o almeno ridimensionato, le future possibilità di salvezza del nostro Pianeta e dell’Umanità.

Oggi, Il COVID19 ci insegna anche che non possiamo più permetterci di ritornare a fare quello che è stato fatto prima della pandemia... ci dice che il modo migliore di creare sicurezza contro le epidemie, sia quello di avere una società organizzata in modo da riconvertire ecologicamente il meccanismo di sviluppo e rispondere socialmente ai bisogni di tutti, a partire dalle classi dei subordinati e di quelle più deboli, sempre le più esposte.

Ma dubito che una società di questo tipo, saprà nascere e garantire anche le “difese immunitarie” contro i pericoli, interni ed esterni, che possono minacciarla, solo delegando (tramite elezioni politiche) a chi governa le scelte da effettuare...

Credo che solo se saremo in grado sviluppare un forte movimento dal basso che coinvolga i lavoratori, i pensionati “rimasti”, gli studenti, le associazioni ed i cittadini subordinati... nei territori , nelle piazze, nelle fabbriche, nelle scuole, sapremo fare nascere l’uso del potere da parte di ciascuno di noi, le capacità di autogoverno , nonché forme organizzate di difesa "pacifica" popolare .

Umberto Franchi

Lucca 30 marzo 2020