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Esposto al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per denunciare come l’Egitto stia usando le leggi anti–terrorismo per silenziare voci critiche al regime

Quarantaseiesima sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite

Quarto Punto del Dibattito Generale: Attuali contingenze relative ai Diritti Umani che richiedono l’attenzione del Consiglio

Dichiarazione Congiunta in riferimento all’Egitto

12 Marzo 2021

Testo redatto dalla Finlandia quale portavoce di un gruppo di altri Paesi.

Consegnato da Sua Eccellenza l’Ambasciatrice Kristi Karuppi, Finlandia


“La ringrazio, Sig.ra Presidente.

Ho l’onore di consegnare la presente dichiarazione come portavoce di un gruppo di 31 Paesi che la hanno prodotta congiuntamente.

Siamo tutti allarmati dall’andamento generale che la gestione dei Diritti Umani sta assumendo in Egitto e condividiamo appieno tutte le preoccupazioni espresse dall’Alto Commissario per i Diritti Umani e dai Titolari di Mandato per le Procedure Speciali.

Portiamo in modo particolare l’attenzione sulle restrizioni della libertà di espressione e del diritto di riunione pacifica, sulla limitazione dello spazio concesso alla società civile e all’opposizione politica, nonché sull’applicazione della legislazione di contrasto al terrorismo anche in casi di critica pacifica.

Ricordiamo in questa sede la “Legge sulle Organizzazioni Non Governative” che pone in vigore un nuovo quadro normativo giuridico più favorevole alle azioni espletate da organizzazioni della società civile. È di cruciale importanza che il suddetto nuovo impianto di leggi disciplinante le ONG venga applicato per salvaguardare con più forza l’operato degli attori della società civile attivi in qualsiasi settore specifico.

Sollecitiamo con risolutezza l’Egitto a garantire il dovuto spazio alla società civile – ivi inclusi i difensori dei diritti umani – in modo che possano operare senza l’oppressione della paura dovuta ad intimidazioni ingiustificate, a disturbi intrusivi, arresto, detenzione ed altre forme di rappresaglie. Nel complesso di tali minacce si annoverano anche le limitazioni ai viaggi, il congelamento del patrimonio disponibile ai difensori dei diritti umani, quali a titolo di esempio il personale della EIPR (“Egyptian Initiative for Personal Rights”).

Facciamo appello all’Egitto affinché abolisca le restrizioni in vigore sui media di comunicazione e sula libertà digitale, ponendo fine alla pratica di blocco di siti internet ufficiali di Emissari di Informazione Indipendenti, sollecitando lo stesso Pese alla pronta liberazione dalla detenzione dei giornalisti arrestati nel corso dell’espletamento della propria attività.

Riconosciamo il ruolo che l’Egitto riveste nel poter promuovere la stabilità della propria area geo-politica, nella gestione dei fenomeni migratori e nella lotta al terrorismo, ricordando al contempo la necessità di agire nel pieno rispetto della legislazione internazionale in materia di Diritti Umani.

Restiamo in ogni caso profondamente preoccupati dall’applicazione della legislazione antiterrorismo in violazione dei diritti umani degli attivisti, delle persone della comunità LGBTI, di giornalisti, politici ed avvocati. Sollecitiamo con fermezza l’Egitto a porre fine all’emissione di capi di accusa riferenti atti terroristici con l’unica finalità di confinare difensori dei diritti umani e attivisti della società civile a lunghi periodi di detenzione antecedente i rinvii a processo, e alla prassi consolidata di estendere tali detenzioni preventive oltre i limiti stabiliti dalla legge. Facciamo anche esplicita richiesta all’Egitto di abolire l’inserimento nei propri elenchi di enti affiliati al terrorismo anche di soggetti non coinvolti con l’obiettivo di punire il loro esercizio della libertà di espressione.

Esprimiamo anche la nostra seria preoccupazione in riferimento a casi di abusi contrari alle norme di procedura in vigore per il giusto processo, ivi comprese quelle limitazioni imposte agli avvocati che non permettono loro di visionare le prove ascritte o di avere colloqui con i propri assistiti. Facciamo appello alla pronta individuazione delle responsabilità e affinché si ponga fine all’impunità.

Facciamo appello all’Egitto affinché si impegni costruttivamente con l’Ufficio dell’Alto Commissariato e cooperi appieno con i titolari di Mandato per le Procedure Speciali.

Rimaniamo pronti a collaborare con l’Egitto per il perseguimento di tale fine.

Un ringraziamento alla Sig.ra Presidente


Fonte: https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/HRC46-JST-on-Egypt-item-4.pdf

Traduzione: Andrea De Casa

Segnalato da: Chiara Bontempi