• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il Recovery Plan armato del governo Draghi: fondi UE all’industria militare. Lettera aperta ai parlamentari

Apprendiamo con sdegno che le Commissioni Difesa di Camera e Senato, all'unanimità, hanno approvato due testi pressoché identici nei contenuti, con cui si auspica l'inserimento delle spese militari tra quelle finanziate dal Piano di Resilienza e Ripresa italiano, determinando così un incremento cospicuo della spesa militare italiana, a cui sono già destinati 27 miliardi di euro, provenienti dai Fondi pluriennali di investimento.

Nel momento in cui, proprio per superare le contraddizioni che la pandemia ha evidenziato, l'Europa mette in campo un piano di sviluppo che segni un'inversione di rotta con i precedenti (es. riconversione ecologica), voi parlamentari, ispirati da questo governo di “salvezza nazionale”, ancora una volta vi chinate agli interessi dei poteri forti, quei poteri che neppure la precedente crisi economica e l'attuale hanno scalfito e che sono gli ultimi ad avere bisogno oggi di “ristori” (l'industria bellica – quasi fosse un'attività “indispensabile” – non si è mai fermata nemmeno nel primo lock down)!

Non vi sfuggirà che non esistono armi di difesa, dal momento che la strategia militare concepisce come migliore difesa la capacità di anticipare l'avversario. Non vi sfuggirà nemmeno che queste stesse armi devono poi essere sperimentate e utilizzate... dove? Proprio nei paesi più tormentati dalle guerre, di cui poco si parla, a meno che non siamo direttamente colpiti da qualche indesiderato effetto collaterale: Congo, Niger, Yemen... Medio Oriente, Birmania....

Come Accademia Apuana della Pace denunciamo questa servile logica politica. Essa esprime l'incapacità della nostra classe politica, l'incapacità vostra – di voi che ci rappresentate – di immaginare e disegnare un futuro diverso.

Non potrà mai esservi una vera rinascita del paese se non saremo capaci di avviare il cambiamento attraverso scelte concrete.

La lotta al cambiamento climatico e il sostegno alla ripresa economica che si propone il Recovery Plan non può avvenire attraverso la filiera bellica, ma attraverso un ripensamento globale del lavoro che passi attraverso una reale transizione ecologica.

Come Accademia Apuana della Pace crediamo che la riconversione ecologica imponga scelte di rottura con il passato. L'opzione militare per risolvere le controversie nazionali e internazionali non può più continuare ad essere privilegiata. Un'alternativa non armata e nonviolenta esiste, ma può essere realizzata solo se ci si investe.

Per questo motivo facciamo appello a voi, parlamentari.

Smettete di proclamare parole come ambiente, solidarietà, pace, giustizia, nonviolenza, magari di richiamarvi anche alle encicliche di Papa Francesco, se poi le vostre scelte vanno nella direzione opposta.

Rivedete la decisione assunta dalle commissioni parlamentari, estendete le audizioni anche a rappresentanti delle associazioni pacifiste e non solo a quelli dell'industria militare e smascherate le contraddizioni che troppo spesso segnano e sviliscono la pratica politica. Se non lo farete voi, e con voi i vostri dirigenti e i vostri iscritti, lo faranno presto gli elettori.



Il Senato AAdP

Massa, 2 aprile 2021



Alle Senatrici/Senatori


  • Laura Bottici

  • Andrea Marcucci

  • Massimo Mallegni

Agli Onorevoli:

  • Deborah Bergamini

  • Martina Nardi

  • Cosimo Maria Ferri

  • Riccardo Ricciardi

Ai Mass Media in indirizzo (con preghiera di darne pubblicazione)


Link: https://www.aadp.it/dmdocuments/doc3365.pdf