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Il governo del disonore

Ciò che sta accadendo con la decisione del governo italiano,di procedere a sbarchi "selettivi" ha in se' una logica agghiacciante,che ci riporta indietro nei secoli ,ancor prima dell'habeas corpus, seppellendo secoli di civiltà giuridica.


Potremmo cogliere in ciò diverse culture,a partire da quella dell'eugenetica sino allo sciovinismo di più infimo conio. Tu vivi,tu muori ,questa era la "selezione" vissuta decenni fa ai tempi della shoah, o ancor prima nei "manicomi".

Tu forse avrai una speranza, tu sei un reietto destinato a marcire , e' la "selezione" che oggi si vuole praticare.

Qual'è il criterio discriminante? Se hai qualche evidente patologia fisica? Come se quelle dell'anima non fossero altrettanto gravi e ferali. Ma ci si rende conto che siamo di fronte a "persone," che sperano per se e per i propri figli di avere una possibilità di vita, quando profughi politici; di sopravvivenza quando la politica della disuguaglianza li ha colpiti sul terreno sociale.

La politica può discutere e dividersi sul terreno della regolazione dei percorsi di accoglienza, può discutere sulla distribuzione nell'ambito europeo ma,certamente,non può mettere in discussione principi di solidarietà e di rispetto della dignità umana. L'art.3 della nostra costituzione non ha una postilla con scritto "riservato ai cittadini italiani,come se gli altri non fossero persone, e l'art.54, che prevede che gli incarichi pubblici s'adempiono con disciplina ed onore, ritrova l'onorabilità a partire dal rispetto dei valori costituzionali e dai trattati internazionali improntati a principi di civiltà e solidarietà.

Non siamo di fronte ad eccentrici esponenti cosmopoliti del jet set,che se ne infischiano delle "regole". Siamo di fronte a persone che fuggono da disastri umani e sociali di cui, spesso la responsabilità sta' nello sfavillante occidente, il cui benessere spesso ha significato l'impoverimento che oggi li spinge alla fuga ed al sogno, che ci accomuna come fratelli,di una vita migliore. Un governo che non solo non osserva i principi di umanità, i diritti universali dell'uomo, cosi' come definito dal diritto internazionale e quelli costituzionali, non può che disonorare un paese come l'Italia di fronte al mondo, perché il nostro onore sta proprio nel rispetto di quei principi sulla base dei quali quei migranti hanno diritto di sbarco ed accoglienza.

Un'ultima domanda al sig. Presidente del consiglio: dove sta il suo cristianesimo che lei (ella) rivendicava arringando le folle? Lei sa qual'è l'incipit di tale dottrina? Ama il tuo prossimo, lei deve dunque essere prossima a se stessa umanizzando con amore per l'altro la spietata logica della bestia che ci disonora. Non ha soluzioni se non l'accoglienza, poi si discuterà.

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