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Tratto dal sito www.asgi.it

Quanto avvenuto a Rosarno non è un drammatico evento imprevedibile ma è l'epilogo di situazione di degrado, violenza e di totale assenza di intervento delle istituzioni pubbliche che dura da anni e che esplode, non a caso, nell'anno del cosiddetto "pacchetto sicurezza".

Tratto da www.ilmanifesto.it

Dovrebbero intitolarla all'umanità perduta.
Dicono che qualcuno degli africani di Rosarno, prima di salire sull'autobus diretto a Crotone o a Bari o chissà dove, abbia lasciato scritto «We'll be remembered, we'll not forget» nel campo in cui viveva.
Nemmeno noi dimenticheremo.

E’ giunta già al 4° giorno l’iniziativa nonviolenta lanciata da Gaoussou Outtarà, membro della Giunta di Radicali Italiani, per sollevare il problema dei tempi legali per il rilascio dei permessi di soggiorno.

È proprio vero che siamo un paese di poeti santi e navigatori. Solo  in un paese di geni assoluti poteva essere concepita l'idea, scaturita  dalla fervida immaginazione di un paese del bresciano, di lanciare di  qui a Natale una campagna di pulizia etnica e chiamarla "White  Christmas." La trovo un'idea entusiasmante. In primo luogo, perché  spazza via tutte le menzogne mielate di quando ci raccontavano che a  Natale siamo tutti più buoni: prendere spunto dal Natale per diventare  più cattivi, e farlo in nome delle nostre radici cristiane mi pare  un'operazione liberatoria di verità assolutamente ammirevole. Altro  che cultura laica.

Pubblichiamo le proposte della Campagna Nazionale proposta dal Centro di Ricerca per la Pace contro le norme del "pacchetto sicurezza". In moltissime città italiane sono state intraprese iniziative.

Un esposto all'autorità giudiziaria più essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri.
Può essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione.

I racconti dei migranti illegalmente respinti dall'italia in Libia e in Libia sottoposti a feroci violenze. un rapporto di Human Rights Watch di Cinzia Gubbini.

Bisognerebbe saper ascoltare le parole raccolte dall'ultimo rapporto di Human rights watch. Bisognerebbe capire fino in fondo cosa raccontano.
Invece, probabilmente, sarà considerato di nuovo un punto di vista di parte: la loro parola contro chi dice che, invece, è tutto regolare.