Comunicato relativo al regolamento comunale e al Daspo Urbano

La misura oppressiva ideata dal Ministro Minniti nell’omonimo Decreto e attuata dalla giunta leghista del nostro comune - dimostrazione esemplare di tematica trasversale: il PD legifera e la Lega accoglie - conosciuta ai più come “Daspo Urbano” è l’ennesimo attacco alle fasce più deboli e povere della società.

Vogliono farci credere nella favola della sicurezza, ma è solo una scusa per limitare le nostre libertà, privatizzare i servizi minacciando, multando, escludendo, senza assumersi le responsabilità delle conseguenze della corsa al profitto e i tagli al welfare di questo e dei precedenti governi.

Crediamo che le Cittadine e i Cittadini meritino di meglio di questa politica miope che spazza la polvere sotto il tappeto e vuole allontanare dal centro e dai servizi chi vive fuori dalle loro regole sociali. Cerchiamo soluzioni ai problemi non diluizioni.

Questa legge ha il preciso scopo di farci accettare che qualche azione di forza, la manganellata al senzatetto, il carcere o l’allontanamento per chi urina per strada o chiede l’elemosina, la multa alla prostituta siano mali collaterali per ottenere l’ordine e il decoro per la città.

Strade in ordine sulla pelle di chi? Vogliamo davvero scoprire i margini di violenza e intolleranza che si nascondono tra le parole di questo Regolamento?

Noi come Rete Antisessista ci siamo chieste: cosa accadrebbe a Cappuccetto Rosso, che subisce le lusinghe del Lupo? Cosa ad Alice che beve e parla con i fiori e il leprotto bisestile? Cosa al Barone Cosimo Piovasco di Rondò che cerca tra gli alberi una realtà ideale? Cosa alla Piccola Fiammiferaia che elemosina qualcosa per la sua magra esistenza?

non accettiamo di credere alle favole che gli altri ci vogliono raccontare, scegliamo narrazioni differenti, favolose e ribelli. Noi sappiamo da che parte stare e chiediamo veri investimenti nel Welfare, rispetto e inclusione e non la caccia alle streghe, la guerra ai poveri e l’oppressione dei più deboli o la segregazione sociale.

Rete Antisessista Massa-Carrara