DEF il contratto non c'è più

Reddito di cittadinanza, abolizione legge Fornero, pensioni minime a 780 euro, flat tax

Il governo giallo/verde, con il DEF a 2,4 nel 2019, 2,1 nel 2020, 1,8 nel 2021 fara’ quello che avevano detto in campagna elettorale?

No,in base alle ultime indicazioni offrano la pace alla ue, ma non faranno mai quello che avevano promesso per questi motivi .

Partiamo da un esame della realtà disoccupazione e come il reddito di cittadinanza vorrebbe incidere:

1) NASPI: Attualmente in Italia ci sono oltre 6 milioni tra disoccupati iscritti ai Centri per l’Impiego e inattivi (circa il 50%) che sono anche essi disoccupati ma sfiduciati e non si iscrivono ai Centri per l’Impiego.

Tra quelli iscritti ai Centri per l’Impiego il 35% sono lavoratori che sono stati licenziati e percepiscono la disoccupazione chiamata Naspi. Basta che nei 4 anni precedenti abbiano lavorato 13 settimane e per un periodo di 24 mesi percepiscono il 75% della media del salario percepito negli ultimi 4 anni, fino ad un tetto di 1.314 euro mensili… ma comunque certamente sempre di più di quanto prenderebbero (780) con il reddito di cittadinanza.

Il costo a carico dell’Inps per pagare la Naspi è di circa 2 miliardi l’anno.

2) REI (REDDITO DI INCLUSIONE): a tutti coloro che si trovano tra i 5 milioni di poveri assoluti con un limite di reddito familiare annuo Isee pari a 6.000 euro , viene erogata la differenza tra il reddito percepito e le 6.000 euro… ma ai nuclei familiari numerosi viene erogata una cifra pari a 534 euro mensili. Il costo per lo stato e di circe 2,5 miliardi di euro.

Ora , verifichiamo bene quali vantaggi , se ci sono, che avranno i disoccupati con il reddito di “cittadinanza”.

Il governo prevede un costo complessivo di 8 Miliardi (detto da Salvini) e si prefigge di cancellare la Naspi e il Reddito di Inclusione , ma in realtà il costo reale per il governo sarà la differenza del costo attuale 4,5 miliardi e gli 8 miliardi , quindi 3,5 miliardi di euro.

Il reddito di “cittadinanza” consiste in una “carta” buono acquisto (per beni non di lusso) di 780 euro , che sono sicuramente inferiori a quello che i disoccupati (35% dei 6 milioni) percepiscono attualmente tramite la Naspi, inoltre il buono oltre che essere oltraggioso perché quando viene speso evidenzierà uno stato sociale deprimente… esso verrà dato a tutti i disoccupati che si impegnano a fare la formazione, a lavorare 8 ore settimanali gratuitamente, per attività socialmente utili e a non rifiutare per più di 3 volte un lavoro offerto dai centri per l’Impiego… Inoltre chi prende il buono senza averne il diritto rischia 6 anni di galera (detto da Di Maio)

Nella proposta del governo ancora non si capisce bene se il buono di 780 verrà esteso anche a tutti coloro che attualmente percepiscono il reddito di inclusione splafonando il tetto isee di 6.000 euro sembrerebbe di si ma non è chiaro quindi andrà letto bene il testo quando verrà presentato alle Camere:

Infine 1 miliardo degli 8 previsti andrà ai Centri per l’Impiego ai fini di rafforzarli e renderli più efficaci nella ricerca di un nuovo lavoro per i disoccupati. Credo che anche la speranza che la possibilità di nuovo impiego sia legata alla “riforma dei centri per l’Impiego” sia del tutto ridicola , in quanto le aziende assumano (tramite i Centri per l’Impiego) solo se hanno più ordinativi… ma possono avere più ordinativi di produzione solo se i cittadini comprano più prodotti … cosa impossibile visto che i salari e le pensioni sono sostanzialmente bloccati ( nel commercio i lavorator aspettano il rinnovo del CCNL da oltre 5 anni) e non è certo questo reddito di cittadinanza che può allargare la domanda in modo adeguato... per cui non può essere questa la via per incrementare l’occupazione.

Abolizione legge Fornero ?

Per abolire la legge Fornero sulle pensioni sarebbe necessario tornare alla situazione precedente quindi :

- stabilire la possibilità di andare in pensione a 60 anni di età o 40 anni di contributi;

- rimborsare quanto è stato tolto ai pensionati con il blocco della perequazione semestrale ;

- abolire la norma dell’innalzamento dell’età pensionabile in base alla aspettativa di vita;

- tornare al sistema retributivo per dare una pensione dignitosa ai giovani futuri pensionati-

quello che invece il governo ritiene di dover fare è la quota 100, cioè possibilità di pensionamento con 38 anni di contributi e 62 anni di età… mi sembra poca cosa.

Pensioni minime a 780 euro ?

La proposta di alzare le pensioni minime a 780 euro sarebbe ottima… ma i n realtà non è così , perché secondo le ultime dichiarazioni le 780 euro verranno date solo a quei pensionati che nel loro nucleo non superano il tetto ISEE pari a 780 euro mensili (sic) … quindi sarebbe una presa in giro…

Flat Tax ?

Allo stato attuale , viene previsto una riduzione dell’irpef al 15% fino a 65.000 euro, alle piccole imprese, autonomi, partite Iva… di norma sono coloro che evadono di più e continueranno ad evadere tanto ci sarà sempre un governo che condona , come farà il governo giallo/verde fino a 100.000 euro di evasione.

Bhe se la realtà , sarà, come penso , quella che dalle informazioni governative, sta emergendo ,,ancora una volta la montagna delle promesse fatte in campagna elettorale … partorirà il classico topolino.

Umberto Franchi

Lucca 4 ottobre 2018