Ad un anno dalle elezioni del 4 marzo

Chi, come il sottoscritto, ha lottato una vita, nella CGIL, e militato nel PCI , in altri partiti di sinistra ed in Associazioni e Movimenti … , ad una certa età, sente il bisogno di riflettere… e di non aver più voglia di ripercorrere vecchie strade perdenti.

Allora ad un anno di distanza dalle ultime elezioni politiche DEL 4 MARZO 2018, ti guardi attorno e vedi ancora gli “urlatori populisti”… quelli che hanno dominato la scena politica da circa 30 anni:

Allora pur sapendo di essere stanco , cerchi di non ripercorrere strade perdenti. Perché stanco:

Nell’esaminare questa realtà, allora ti rendi conto che che dopo anni di lotte , anche con conquiste entusiasmanti ,realizzate soprattutto in quel periodo chiamato “Il 68” durato almeno 15 anni nel secolo scorso, oggi la realtà sociale, economica, ambientale, civile, di costume, culturale ed Istituzionale, è entrata in una fase di regressione individuale e collettiva… come mai era avvenuto in precedenza… quasi senza più speranze… e comunque senza più avere certezze di cambiamenti per un futuro socialmente sopportabile , ma che al contrario , mette a rischio anche la vita stessa sul nostro Pianeta…

Appena vedi qualche segnale diverso e pensi: in Sardegna , dove la disoccupazione giovanile raggiunge il 55 %, i giovani non hanno votato i 5S… forse hanno capito che il reddito di cittadinanza da loro proposto era un bluff … che è solo un sussidio per pochi poveri , e probabilmente non si sono recati alle urne.. ma subito ti accorgi che comunque è la destra ancora più becera dei 5S che vince… !

.Allora, anche se sei stanco… apri gli occhi… cerchi di reagire… di riprenderti… di insistere… sai, che comunque, non ti puoi fermare… perché la tua coscienza ti dice che devi affrontare comunque la realtà, con una prospettiva politica e sociale difficilissima.

Ma come uscire da questa realtà che oggi porta disperazione ?

Sarebbe giunto il momento di contrastare con forza l’ormai impresentabile governo che ci siamo ritrovati per “l’intelligenza politica” del Pd che ha fatto le stesse politiche della destra, ma ci vorrebbe un grande Partito Comunista che, come dicevamo una volta, “Viene da Lontano per andare Lontano”… ed invece , non solo non esiste, ma la realtà anche alla sinistra del PD , è penosa.

Nel 2016 ho partecipato alla nascita delle “Coalizioni Sociali” proposte dall’allora Segretario FIOM Landini, ma l’idea è stata fatta naufragare, quasi subito, miserabilmente !

Successivamente, ho partecipato , all’ idea di costruire da basso una nuova aggregazione politica composta da Movimenti Associazioni e partiti alla sinistra del PD proposta fatta da Montanari e dalla Falcone… ma anche questa idea è naufragata miserabilmente.

Dopo la vittoria referendaria del 16 dicembre 2016, contro la modifica della costituzione voluta da Renzi, ho sperato che il Coordinamento Democrazia Costituzionale (CDC) , desse “una spinta in avanti” ed in applicazione della Carta Costituzionale, proponesse alcuni referendum per abolire la legge JOBS ACT, la L. 30 sul lavoro precario senza diritti; la legge Fornero sulle pensioni… ma purtroppo niente di tutto questo è avvento…

Alle elezioni del 4 marzo 2017, avevo risposto all’appello dei giovani di “Je so’ pazzo” votando Potere al Popolo sperando che superassero lo sbarramento capestro, ma sappiamo cosa è successo.

Di recente Ho firmato l’appello di De Magistris per fare nuovamente nascere un polo di sinistra antiliberista , sembrava la volta buona, si sono svolti confronti con associazioni , partiti , compreso Diem25, ma tutto sembra nuovamente vano… e De Magistris annuncia il proprio ritiro e l’impossibilità di andare avanti… di nuovo tutto in alto mare.

Eppure credo che sia possibile “cambiare registro” , c’è un pezzo di popolo che non va a votare o che non vota Lega… che sente con angoscia la realtà del lavoro economica e sociale fatta a pezzi… che non è d’accordo con il razzismo strisciante che sta dilagando in modo sempre più diffuso dopo l’incriminazione del Sindaco di Riace, dopo il blocco dei porti, dopo la legge sulla sicurezza voluta da Salvini…

Allora , è in questa realtà, che dobbiamo domandarci: ma oggi il problema fondamentale , è veramente la centralità delle urne alle prossime elezioni Europee ?

Non è forse vero che il risultato è già sostanzialmente scritto ed al massimo la sinistra di alternativa anche se riesce a costruire un nuovo “cartello elettorale” , potrà superare il quorum e continuare a fare testimonianza come hanno fatto i tre deputati eletti con la lista “altra Europa con Tsipras”?

O forse , come credo, la vera questione è quella di stabilire come in questo contesto , nella realtà politica, civile, sociale, culturale odierna, ci sia più bisogno di cercare di sviluppare movimenti di lotta rivendicativi sulla redistribuzione dei redditi incrementando fortemente salari e pensioni, sulla richiesta di forti investimenti pubblici e privati a partire dal risanamento dei territori, sulla riconquista dei diritti del lavoro a partire dall’art. 18; sulla contrattazione per definire un modello di conversione economica e prevenzione ambientale, socialmente compatibile con la sicurezza di chi lavora ed il territorio; sulla necessità di ridurre fortemente l’orario di lavoro a parità di salario; sulla necessità di mettere una tassa patrimoniale ai ricchi; sulla necessità di un vero reddito di cittadinanza ed una vera cancellazione della riforma pensionistica “Fornero” , sulla cancellazione della “Buona Scuola”?…

Ecco, io non penso che questo significhi necessariamente abbandonare l’idea di essere presenti con una lista politica antiliberista alle elezioni Europee , con l’obbiettivo di accantonare gli attuali trattati e fare cose profondamente diverse da quelle portate avanti sino ad oggi dalla EU … (anche la testimonianza ha una sua importanza) ma credo che le energie maggiori, soprattutto dopo la manifestazione sindacale di Roma, la sinistra politica e sociale che resiste, le deve mettere in campo , spendersi, per riprendere le lotte a livello di fabbrica, scuole, territorio e generale... Perché penso che solo nella costruzione di un nuovo fronte di lotte dal basso… con un nuovo movimento di classe… è possibile, sia costruire il partito della sinistra alternativa, ma anche e soprattutto mutare il contesto culturale, civile e politico di una parte di popolo che oggi vota Lega e a destra…

E’ su questo tema che oggi i lavoratori, gli studenti, i soggetti sociali, gli intellettuali, “la sinistra esistente” , devono ragionare… ma lo deve fare anche la CGIL e soprattutto il nuovo segretario della CGIL Maurizio Landini … dopo Roma la CGIL di Landini, non può ricadere nel solito tran tran… ma deve cimentarsi nelle lotte, dando speranze a chi (tanti) lo hanno sostenuto.

Umberto Franchi

Lucca, 1 marzo 2019