Quale autunno caldo ci aspetterà? Cosa succederà a Lucca , in toscana , in italia dopo la fine della CIG e lo sblocco dei licenziamenti?

Il presidente di Confindustria Bonomi, lo ha detto con chiarezza che vuole :

Ecco se qualcuno pensava che dopo il covid niente sarebbe tornato come prima , è servito, Bonomi propone di cambiare ma per tornare peggio di prima.... per cui anche a Lucca si prevedono entro fine anno si prevedono molti licenziamenti , crescita del lavoro precario, crescita delle disuguaglianze crescita una di lavoratori subordinati e ricattati, crescita della povertà .

MA PER FERMARE QUESTA DERIVA COSA E’ POSSIBILE FARE NELLA NOSTRA PROVINCIA DI LUCCA ?

Anche in provincia di Lucca, come nel resto d’Italia C’è bisogno di cambiare il modello sociale di produzione e di consumo... del rilancio di uno sviluppo equilibrato nel territorio... della ricostruzione del sistema Sanitario pubblico, della scuola pubblica da risanare e che sia capace di formare in funzione dell’Uomo e non del profitto privato... dell’intervento dello Stato in economia per indirizzare la qualità dello sviluppo compatibile con l’ambiente attraverso una riconversione economica/industriale .

NELLO SPECIFICO A LIVELLO LOCALE C’E’ BISOGNO :

1) progetti di lavoro a cura degli Enti locali, da rendere subito esecutivi, per ridurre drasticamente la disoccupazione di giovani ed anziani con particolare riferimento alla riqualificazione delle periferie urbane, al riassetto idrogeologico del territorio, alle bonifiche ambientali. Si tratta quindi di definire un Piano di risanamento del territorio , oggi molto fragile e soggetto a crolli continui, con la pulizia dei fiumi e dei fossi, con l’espansione e risanamento idrogeologico, per rimettere a verde ed a cultura intere zone agricole ;

2) Va attuato Il risanamento delle scuole mettendole in regola anche con il “esto Unico Sulla Prevenzione e Sicurezza”.. nonché il risanamento delle abitazioni, dei beni pubblici e delle opere artistiche monumentali presenti nei Comuni e nella Provincia di Lucca;

3) Riprendere con forza le iniziative da parte dei comuni e delle provincie interessate a sostegno del doppio binario ferroviario sulle linee Firenze/Lucca/Viareggio, Lucca/Aulla, Lucca/Pisa ... ciò al fine di ottenere le risorse necessarie anche utilizzando i fondi del Europei del Recovery Fund;

4) Servono forme di presalario tale da poter sostenere il costo dei trasporti, dei libri, dei pasti e dell’alloggio per i giovani studenti universitari o in cerca di occupazione o con occupazione saltuaria o precaria, per un certo numero di anni .

Ma assieme ai quattro punti di cui sopra è necessaria anche una iniziativa più generale attraverso “Un nuovo patto Generazionale “ che sia capace di intraprendere azioni di giustizia sociale per :

Credo che In questo quadro , non basta più parlare della crisi economica generata dalla pandemia.

Siamo in settembre del 2020 e non solo a Lucca, in Toscana, ma a livello Di Paese Italia, ancora non è sato fatto un vero piano, per capire come verranno spesi i 209 miliardi del Recovery Fund... ed anche lo scostamento di bilancio di 25 miliardi approvato dal parlamento, sembra che giochi tutto in difesa con il rinnovo della CIG per evitare i licenziamenti e con incentivi alle imprese che trasformano i contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato ... cose utili ma del tutto insufficienti

Ecco , è su questo piano che le forze sociali, sindacali, politiche, amministrative, le Istituzioni della nostra Provincia dovrebbero confrontarsi ed intraprendere da subito le appropriate iniziative anche e soprattutto con il sostegno della lotta dei lavoratori...

Ma dubito che ci sia questa volontà ... ma questa volta l’inerzia potrebbe portare in tempi brevi ad un disastro sociale quindi ed ancora una volta la responsabilità non sarebbe del destino cinico e baro... ma dall’incapacità delle forze preposte già menzionate di capire la realtà ed agire !

Umberto Franchi

Lucca 7 settembre 2020