Le manifestazioni di CGIL, CISL UIL e il cosa fare

Nella mia vita ho partecipato (ed anche organizzato) a centinai di manifestazioni sindacali... so cosa significa la fatica ed il sacrificio per farle riuscire... e per parteciparvi... per cui porto il massimo rispetto per tutti coloro che il 26 giugno , hanno partecipato alle manifestazioni indette dalla CGIL CISL UIL a Firenze, Torino, Bari, per il rinvio dello sblocco dei licenziamenti ed altre tematiche sociali.

Ma onestamente credo che le manifestazioni svolte non siano espressione di forza , ma di debolezza sindacale , sia sul piano del merito, dove a mio parere sono state effettuate richieste su obiettivi del tutto insignificanti che non serveranno a modificare un bel niente ! Anche le forme di mobilitazione in tre piazze senza fare scioperi , sono sinonimo di debolezza e non di forza !

La realtà con cui il sindacato deve confrontarsi, riguarda il governo Draghi, che dopo aver regalato il 74% dei 240 miliardi del Ricovery Pland ai padroni delle imprese, anche a quelle che hanno lavorato di più durante il Covid, ha deciso “ di spingere sull’economia” ,mettendo sostanzialmente al centro l’interesse delle imprese affinché facciano ancor più profitti, senza un vero ruolo dello Stato nel governo e lo sviluppo dell’economia... senza dare risposte ai problemi economici, sociali, occupazionali di chi lavora.

Il governo Draghi ha deliberato i seguenti provvedimenti :

 



*2,5 MILIONI (15%) di pensionati che hanno una pensione inferiore a 500 euro mensili (CIRCA 370 EURO NETTI) 800.000 DI LORO PERCEPISCONO 250 MENSILI ;

* Il 27% dei pensionati (CIRCA 5 MILIONI) Hanno una pensione lorda tra i 500 ed i 1000 euro mensili (CIRCA 780 NETTE) quindi 8 MILIONI DI PERSONE, hanno una pensione lorda inferiore ai 1000 euro mensili;

*IL 33 % dei pensionati hanno una pensione lorda che varia tra i 1000 ed i 2000 euro mensili ( circa 1540 NETTE);

*Solo il 12,% Ha una pensione lorda superiore tra i 2000 ed i 3000 euro mensili ed il 6% SUPERA IL 3000 EURO MENSILI, IL 5% ha una pensione tra i 3000. Ed i 5000 euro lordi mensili ed il 2% ha una pensione superiore ai 5000 euro mensili.

Questo significa che SU 7,4 MILIONI DI FAMIGLIE CON PENSIONATI IL 17% E’ IN POVERTA ASSOLUTA ‘;

Ma la CGIL CISL UIL , si limitano a chiedere di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi , un allargamento della 14° mensilità e riduzione generica delle tasse ... mi sembrano richieste del tutto mediocri ed insufficienti !

Ma La CGIL CISL UIL , non chiedono di abolire la legge Biagi che prevede ben 45 possibilità di assunzioni precarie e tantomeno il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori;

Non viene dato impulso alla produzione di energia tramite fonti rinnovabili, quali il fotovoltaico e l’eolico offshore. Serve Il contrario di quanto si sta facendo a Civitavecchia ove l’Enel insiste per una centrale a turbo gas, incontrando l’opposizione della popolazione e delle forze sociali.Servirebbero dei Piani finalizzati con un preciso ruolo dello Stato , che non ci sono .

La CGIL CISL UIL , su queste tematiche balbettano non hanno delle precise richieste

Ma su queste cose e su altre , da parte di CGIL CISL UIL; manca una vera piattaforma rivendicativa discussa ed approvata dai lavoratori su cui sviluppare la lottare --- di fatto e ci si accoda alle posizioni di Confindustria con richieste inconsistenti.

LE RIFORME REALI CHE INVECE ANDREBBERO FATTE SONO :

Ecco quello che oggi servirebbe ed allora su una proposta del genere, sarebbe anche possibile creare un’alleanza tra gli operai, i pensionati e le nuove generazioni quasi tutti precari... è lottare uniti nelle fabbriche, nelle scuole, nelle piazze ed a livello generale per fare riforme realmente strutturali come quelle sopra enunciate cambiando nel profondo la fabbrica, il sociale, lo sviluppo, i territori, ed il Paese.

Umberto Franchi

Lucca, 27 giugno 2021