Riprende con il prossimo fine settimana il servizio di volontariato a sostegno della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio

Riprende con il prossimo fine settimana il servizio di volontariato a sostegno della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio.Non una parola da parte dei sindaci sul valore di una esperienza virtuosa e originale. Non siamo certo noi a privilegiare interessi di parte.

Con il prossimo fine settimana riprende il servizio di volontariato che, dal 2013, garantisce l'apertura del centro visite e delle altre strutture della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio. Restano invece chiusi la Dogana del Capannone, di proprietà del Comune di Ponte Buggianese, e il Centro Visite della Riserva Naturale del Lago di Sibolla, affidato al Comune di Altopascio.

La nostra iniziativa di sospensione del servizio presso il Centro Visite di Castelmartini è stata motivata dalla necessità di richiamare l'attenzione sul rischio imminente e concreto che si ponga fine all'esperienza ultraventennale del Centro di Ricerca e Documentazione che ha garantito finora una buona gestione della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio.

Ringraziamo i mezzi di informazione per la buona copertura mediatica di questa azione di protesta e riprendiamo la nostra attività, anche in considerazione del ricco programma di iniziative culturali che, a partire dalla fine di ottobre, si svolgeranno nei locali del Centro Visite di Castelmartini.

Non ci aspettavamo una risposta positiva da parte delle istituzioni,ma nemmeno una presa di posizione così ostile da parte dei sindaci dei "comuni rivieraschi", che accusano chi sostiene l'operato del Centro di Ricerca e Documentazione del Padule di Fucecchio di difenedere "interessi di parte". Ebbene sì, difendiamo gli interessi di quella parte di cittadini e cittadine, che riteniamo assolutamente maggioritaria, che auspica che la Riserva Naturale, che ricade su appena il 10% del Padule ed è in gran parte di proprietà pubblica, continui ad essere gestita con criteri tecnico scientifici e visitata da migliaia di persone nelle forme sostenibili finora garantite dalle guide ambientali del Centro di Ricerca. Non abbiamo mai negato che "il Padule deve essere vissuto", ma le riserve naturali hanno finalità ben precise (assulutamente strategiche in questo contesto di perdita di biodiversità) e non possono essere "vissute" alla stregua di altri luoghi: le battute di caccia al cinghiale e le sagre paesane devono svolgersi in altre sedi.

Pertanto la nostra mobilitazione continuerà in forme diverse, a fianco di numerose associazioni e persone sensibili.

Auspichiamo infine che i sindaci vogliano aprire un dialogo anche con noi (e non solo con cacciatori e proprietari) in sedi che non siano luoghi di propaganda e di esclusione di legittime istanze, come la conservazione della natura.

Le volontarie e i volontari dell'associazione Amici del Padule di Fucecchio

Massa e Cozzile, 16/10/2019