Appello per la Casa di Accoglienza di via Godola a Massa

Dopo la pausa estiva, ci avviamo a riaprire la Casa di Accoglienza.

Essa, a chi vive per strada, offre la possibilità di un breve ristoro: un letto, una doccia, una tavola, una mano tesa, un incontro con persone non ostili.

A chi presta loro assistenza, offre la possibilità di sperimentare l'incontro e la conoscenza dell'altro: non una dichiarazione astratta di solidarietà, ma un luogo dove la diffidenza e il pregiudizio si sgretolano lentamente in una pratica concreta. Quando guardi negli occhi una donna, un uomo che è in gravi difficoltà, che sta molto peggio di te, non lo vivi più come nemico, non ne hai più paura, scopri che è solo una persona tragicamente ferita dalla vita. Non è cosa da poco, nel clima culturale di intolleranza che stiamo vivendo.

Chi voglia conoscere la realtà della Casa di Accoglienza, può consultare, sul sito dell'Accademia Apuana della Pace, la documentazione relativa all'attività svolta (https://www.aadp.it/index.php?option=com_docman&Itemid=197), anche se forse il modo migliore è parlare con uno dei tanti volontari che, ormai dal 1985, assicurano l'esistenza di questo luogo di incontro.

La Casa di Accoglienza funziona solo grazie all'attività dei volontari che vi prestano servizio, sperimentando partecipazione e protagonismo solidale e offrendo una testimonianza importante.

La Casa di Accoglienza è aperta dal lunedì al venerdì. I volontari della casa prestano il loro servizio ogni quindici giorni, o nel turno serale (19.00 – 21.00), in cui si fa l'accoglienza e si prepara la cena, o in quello notturno (21.00 – 07.30), in cui i volontari dormono nella stanza loro riservata e preparano la colazione. Il turno serale è formato da tre o più persone, quello notturno da due: non si è mai da soli.

Tra la chiusura di luglio e la riapertura a settembre, ogni anno alcuni volontari manifestano la necessità di interrompere il servizio: perché sono cambiate situazioni personali, perché sono intervenuti eventi nuovi, perché la vita chiede loro di investire le energie in altri ambiti. E' un fenomeno comprensibile e ineludibile.

Si impone dunque un ricambio. Quando un turno di volontariato resta scoperto, bisogna trovare un volontario nuovo che possa ricoprirlo.

Anche quest'anno, come ogni estate, ci troviamo perciò a lanciare un appello per coinvolgere nuove persone in questa esperienza. A settembre la Casa di Accoglienza potrà essere riaperta solo se tutti i turni quindicinali di volontariato saranno coperti da un numero di volontari adeguato. Ma attualmente ne mancano alcuni:

Chiunque voglia provare a fare questa esperienza, aggiungendosi ai tanti volontari che assicurano questo servizio, è pregato di contattare Gino al 339-5829566, o Stella al 347-0909769, oppure di inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..