Il sole filtra... anche dalle sbarre: il volontariato visto da chi è stato accolto

Venerdì 22 maggio prossimo, alle ore 21.15, a Massa, presso la Villa della Rinchiostra, in Via Mura della Rinchiostra Nord, si terrà l'ultimo degli appuntamenti del ciclo "L'incontro con l'altro... oltre il pregiudizio e i timori", organizzati dall'Associazione Volontari Ascolto e Accoglienza.
Il tema che verrà approfondito venerdì sarà "Il sole filtra... anche dalle sbarre: il volontariato visto da chi è stato accolto"; ci accompagnerà in questa riflessione Pompeo Giannini, scrittore che abita a Firenze, a partire proprio da alcune esperienze di accoglienza che esistono in questa città.

La storia personale di Pompeo ci offre l'occasione unica di riflettere sul tema dell'accoglienza partendo dalla prospettiva e dal punto di vista di chi in prima persona si è trovato a chiedere aiuto e a fruire di servizi offerti dal volontariato.

Troppo spesso infatti, sia nel terzo settore che nelle strutture pubbliche, tendiamo a modellare i servizi proposti in base ai nostri parametri, a rileggerli poi sempre a partire dal nostro punto di vista, a valutarli infine in rapporto alle nostre chiavi di lettura.

Troppo spesso riduciamo il nostro obiettivo all'erogazione di un un servizio, rischiando di non avere cura della persona che abbiamo di fronte, più disponibili a cercare di risolvere la richiesta immediata di aiuto che ad ascoltare la complessità di bisogni di cui è portatrice quella persona.

Troppo spesso costruiamo e organizziamo servizi a nostra immagine e somiglianza, senza tenere conto delle persone che vi si rivolgono, della loro vita, dei loro bisogni, e della necessità di rendere quei luoghi accoglienti e inclusivi.

L'iniziativa di venerdì vuole invece dare voce a chi quei servizi li ha utilizzati e può leggerli, quindi, dall'altro punto di vista, aiutando anche noi a cogliere prospettive e angolazioni nuove con cui vivere il nostro approccio all'altro, costruendo relazioni più significative e renderendo più caldi e umani gli spazi in cui operiamo.

In tale ottica l'appuntamento del 22 non è rivolto solo a volontari od operatori, ma è un'occasione preziosa per riflettere e confrontarci sulle nostre capacità di accoglienza, sia a livello personale che di strutture.