Jobs act, Legge Biagi: assassini e complici

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo, Di Maio, in una assemblea agli operai dell'Ilva di Genova , ha detto che nel marzo 2015, il governo Renzi/Poletti nel fare la legge JOBS ACT , hanno commesso un assassinio politico.

Ora non c'è dubbio che la legge Jobs Act, con l'allungamento dei contratti a termine ed i relativi incentivi alle imprese, così come l'abolizione dell'articolo 18 per tutti i nuovi assunti a partire dal 2015, sia un "assassinio politico"

Tra gli assassini politici credo che ci vada messo anche i governo Forza Italia/Lega, che con Berlusconi/Maroni, nel marzo 2003, hanno fatto una legge, la n. 30 (legge Biagi) che permette alle imprese di assumere con ben 45 possibilità di lavoro precario, falso lavoro autonomo e false cooperative…una legge che è ancora in vigore e che flessibilizza, precarizza e frantuma, tutto il mercato del lavoro.

Quindi entrambi queste leggi rendono i lavoratori una merce a disposizione del padrone che finisce per essere ricattata , sfruttata e spesso si infortuna o muore perché costretta a lavorare senza prevenzione e scurezza sul lavoro, senza formazione, informazione e addestramento !

Ma Luigi Di Maio , non è quello che ha fatto il decreto dignità? lasciando invariata la legge "Biagi" e modificando marginalmente la legge JOBS ACT ? Non è quello che ha ridotto le possibilità dei rinnovi a termine da 5 a 4 lasciando sostanzialmente il termine come prima? non è quello che ha ribadito la cancellazione dell'art. 18 dando al lavoratore licenziato senza un giusto motivo , solo la possibilità che l'azienda paghi una penalità anziché da 6 mensilità a 24, da 6 mensilità a 36 mensilità, lasciando il libero arbitrio sul licenziamento al datore di lavoro?

QUNDI SE CHI HA FATTO LA LEGGE JOBS ACT E' UN ASSASSINO, NON C'E' DUBBIO CHE LUI (DI MAIO) E' UN SUO COMPLICE !

 

Umberto Franchi

Lucca 24 settembre 2018