Progetto SPRAR: le ragioni delle associazioni ascoltate da Carrara e Montignoso, a Massa, invece, l'amministrazione non parla neppure coi propri cittadini

Come rete di Associazioni che si occupano di costruire percorsi di pace e gestione dei conflitti, ci siamo subito mobilitati alla notizia che non sarebbe stata rinnovata l’adesione al Progetto SPRAR (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) da parte del Comune di Massa, ritenendo tale scelta un errore perché comporta, oltre alla perdita di risorse per il nostro Comune, l’abbandono dell’unico vero progetto istituzionale di integrazione per persone richiedenti asilo nel nostro territorio, andando a creare ulteriore occasioni di disagio e di conflitto sociale.

Le nostre ragioni, illustrate nel merito, sono state comprese da molti cittadini, come ha dimostrato anche l'importante partecipazione al presidio dello scorso 26 settembre sotto il Comune di Massa.

La bella notizia di questi giorni viene da due Comuni che in più occasioni hanno manifestato la volontà di non perdere questo strumento a favore dei residenti migranti del nostro territorio e di tutta la comunità: Carrara e Montignoso hanno inoltrato, infatti, entro la scadenza del 30 settembre u.s., domanda per un nuovo progetto Sprar (per un totale di 15 posti).

A loro va il sostegno e la gratitudine dell'Accademia Apuana della Pace, rete di associazioni locali e di sezioni provinciali di realtà nazionali, che si impegna a verificare che questa volontà possa trovare concreta attuazione nei prossimi mesi, anche per contrastare l'impostazione del recente Decreto Salvini teso a smantellare le pratiche di buona accoglienza.

Perdura, invece, il silenzio arrogante e offensivo dell'Amministrazione di Massa.

Per fortuna nel discorso inaugurale il Sindaco aveva dichiarato: “Abbiamo ascoltato richieste, problemi, consigli: per noi un percorso di apprendimento. Ora continueremo a fare proprio questo: ascoltare tutti, per fare, per dare risposte ai tanti problemi” (cfr LA NAZIONE, Il primo giorno in Comune. "Ascoltare per dare risposte alla città" di Claudio Masseglia, 26 giugno 2018).

Che dire? E' 94 giorni che attendiamo di essere ricevuti! Senza degnarci di una risposta, se non quella sfuggita dalla bocca dello stesso Sindaco lo scorso 21 settembre quando, trovatosi casualmente vis a vis con il Portavoce di AAdP Luca Marzario, a giustificazione delle mancate risposte, si è limitato a dire: “Non abbiamo tempo”!

Ci siamo rivolti persino al Difensore Civico Regionale perché sollecitasse il Sindaco Persiani ad incontrarci. Il Difensore Civico Regionale in data 10 settembre 2018 ha scritto al primo cittadino: “E' per noi doveroso invitare la SV a incontrare gli esponenti, cogliendo l'occasione per consentirci di richiamare la attenzione della SV sulle tematiche prospettate dalla Associazione. L'uscita dal sistema SPRAR (peraltro, di matrice governativa) pare a questa Difesa civica non costituire una (insindacabile) scelta di indirizzo politico, ma piuttosto una scelta idonea a provocare forti criticità nella gestione dell'attività amministrativa”.

Anche questo richiamo espresso da un organismo di garanzia è caduto nel vuoto e ad oggi non abbiamo comunicazioni di disponibilità del Sindaco Persiani ad incontrarci.

Ieri sera, in occasione del Consiglio Comunale, la maggioranza – bocciando la proposta di Elena Mosti di procedere ad una breve sospensione per dare la parola ad alcuni esponenti dell'Accademia Apuana della Pace presenti tra il pubblico – ha perso l'occasione di ascoltare dal vivo, in un confronto pubblico, le istanze di questa nostra rete di Associazioni. Peccato. Siamo costretti dunque di nuovo a parlare attraverso i media.

Già nel pomeriggio era stato annullato, con due sole ore di preavviso e senza motivazioni, l'incontro programmato tra la Conferenza dei Capigruppo e l'AAdP.

Le ragioni? Le ha dichiarate ieri in Consiglio comunale il consigliere Cofrancesco, lamentando che nel frattempo l'Accademia Apuana della Pace si era permessa di esporre sulla stampa le proprie posizioni e di esprimere il dissenso manifestando addirittura sotto il Palazzo.

Una punizione, dunque, per il solo fatto di non esserci fatti ridurre al silenzio?

Ciò che ha omesso di dire è infatti che la convocazione odierna era stata fissata (casualmente?) proprio il giorno dopo la scadenza del Progetto Sprar e che la precedente convocazione, rinviata all'ultimo momento a data da destinarsi, risaliva addirittura al 29 agosto.

Al Sindaco di questa Amministrazione vorremmo ricordare quanto sia impresentabile la scusa di non averci ricevuto a causa delle troppe le richieste di incontro da parte di associazioni e di singoli cittadini (oltre le 200!), sostenendo, nella risposta ufficiale alla interpellanza di Elena Mosti, di aver “cercato di combinare gli incontri o per aree tematiche, o per urgenza, o, di norma, in base all'ordine cronologico”.

Un criterio davvero ambiguo, tenendo conto che la nostra prima richiesta data (a protocollo) 29 giugno, 3 giorni dopo il suo insediamento!

Mettiamo perciò in guardia i concittadini: con i cittadini, con gli esponenti della società civile, questi amministratori non vogliono proprio parlare, a meno che, forse, non appartengano alla loro area culturale e politica.

Siamo molto preoccupati di fronte ad atteggiamenti così palesemente antidemocratici: presunzione di arrogante autosufficienza o paura codarda di esporsi ad un confronto su questioni che esponenti stessi della maggioranza hanno più volte dimostrato di non conoscere affatto?

Il ruolo del sindaco è quello di rappresentare tutti i cittadini ed ascoltare tutte le voci della città all'interno del mandato e dei valori stabiliti dalla nostra Costituzione.

Per questo motivo non smetteremo di vigilare sul comportamento di chi rifiuta il confronto, nel metodo e nel merito, su tematiche così importanti per la nostra comunità.


Massa, 2 ottobre 2018

 

La rete di associazioni

Accademia Apuana della Pace