Sicurezza dei Territori e Impianti Nucleari nel dopo Fukushima

Vi segnalo il resoconto che ho ricevuto da un amico dell’ENEA che ha partecipato all'incontro sul tema “Sicurezza dei Territori e Impianti Nucleari nel dopo Fukushima”, organizzato dal Comitato ENEA “Franco Iacovoni” per il SI ai Referendum, lunedì 16 maggio presso il Centro Ricerche della Casaccia (Roma). Mi sembra davvero importante:

“Uno dei vantaggi di lavorare in ENEA ed in particolare in Casaccia è la possibilità di incontrare tante professionalità molto eterogenee e di avere informazioni di prima mano sulle tecnologie.

In questi giorni si è tenuto un seminario interno sul nucleare dopo Fukushima tenuto da persone ENEA ed ENEL che da sempre seguono le centrali nel mondo, le progettano e le conducono, e la cosa interessante è stato apprendere tanti dettagli dell'incidente che la stampa non ha messo in piena luce e che invece sono molto rilevanti.

In sostanza Fukushima cambia completamente lo scenario e richiede un totale ripensamento delle centrali in quanto è successo quello che tutte le analisi di probabilità negavano potesse succedere.

Questo impone un totale ripensamento dei principi di sicurezza e progettazione perché per la prima volta si sono avuti danni anche alle piscine di mantenimento delle barre e non solo al reattore, si è scoperto
poi che in una piscina i giapponesi mantenevano addirittura barre pari a tre noccioli  mentre questa è una pratica assolutamente sconsigliata per mille buoni motivi, si è scoperto che i criteri di dimensionamento delle batterie di emergenza prevedono al massimo un blackout di 8 ore e che le sale controllo non hanno duplicati di sicurezza (cioè cablaggi multipli) e che la centrale è andata avanti da sola senza alcun controllo. Era come guidare un auto senza indicatori e senza volante....puoi solo andare a sbattere.

Andate a votare e fate votare, non dimenticatelo”

I materiali dell’incontro (slides delle relazioni di Giulio Valli e Giorgio Ferrari, dvd con la registrazione completa dell’iniziativa) possono essere richiesti al Comitato Enea per il Sì, indirizzo e-mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.