Regole e giocatori

Chi ferma la finanziarizazione dell'industria e le sue ricadute negative sullo sviluppo economico e sociale?

L'industria tradizionale, si è concentrata su progetti non più di espansione industriale , ma che permettono un rapido aumento del valore delle loro azioni.

Assistiamo a grandi imprese a partire dalla ex Fiat oggi Fca, che , guidati da manager finanziari, che effettuano fusioni e acquisizioni, allo scopo di ottenere il miglioramento dell'immagine aziendale e l'apprezzamento delle loro azioni.

Gli apparati produttivi vengono sottoposti a continue operazioni di "dimagrimento" dei livelli occupazionali, modifiche del mercato del lavoro, taglio dei diritti, ... tutto allo scopo di abbattere i costi fissi tra cui il costo del lavoro e della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, con ricadute micidiali sulla quantità e qualità occupazionale e con morti sul lavoro.

L'impresa oggi viene concepita come portofaglio di attività che assicurino livelli di profitti sempre più soddisfacenti per gli "investitori" e raramente le attivita conincidono con quelle manufatturiere del tipo tradizionale: il modello ideale è quello incarnato dall'industria " hi tech", Internet economy, amazzon, facebook , Apple, google... caratterizzato da un alto valore in borsa e da un numero esiguo di dipendenti, nonché da milioni di consumatori catturati dai rispettivi ecosistemi aziendali.

La destrutturazione del rapporto di appartenenza fra lavoratori e contesto produttivo, favorisce la volatilità del capitale e l'evanescenza del lavoro sempre più precario... ma nessun governo, partito o movimento sociale, si è mai posto il problena di fermare questo meccanismo perverso, ma centrale per lo sviluppo liberista.

Anche le Organizzazioni sindacali, anziché combattere uno sviluppo sempre più distorto, cercando di contrattare il come ed il per cosa si lavora, hanno finito per diventare strumenti utili alle imprese, nel gestire e governare, tramite ammortizzatori sociali, le ricadute negative sui lavoratori fatte dalle imprese!

Su tutto questo non solo hanno eliminato le regole del gioco ed i giocatori fanno ciò che vogliono...ma non vedo nemmeno un dibattito adeguato ....

Umberto Franchi

Lucca, 7 maggio 2018