Fao: aumenta la fame nel mondo (Mailing list Ecumenici)

La fame nel mondo è aumentata. E' di quasi un miliardo, precisamente 963 milioni, il numero delle persone denutrite nel mondo, secondo il rapporto pubblicato dalla Fao "Lo Stato dell'Insicurezza alimentare nel mondo 2008": 40 milioni in piu' dell'anno scorso e 115 milioni in piu' rispetto al biennio 2003-2005. E l'attuale crisi finanziaria ed economica - avverte l'agenzia dell'Onu con sede a Roma - potrebbe far lievitare ulteriormente questa cifra.
Il grosso di questo aumento si è registrato in un singolo paese, la Repubblica Democratica del Congo, conseguenza della persistente situazione di conflitto, da 11 milioni il numero è lievitato a 43 milioni (nel 2003-05) portando la proporzione delle persone sottonutrite dal 29 al 76 per cento del totale. Nell'insieme l'Africa sub-sahariana ha fatto qualche passo avanti nella riduzione della proporzione delle persone che soffrono la fame cronica passando dal 34 per cento del biennio 1995-97 al 30 per cento del biennio 2003-2005. Ghana, Congo, Nigeria, Mozambico e Malawi sono i paesi che hanno registrato la riduzione più marcata. Il Ghana è il solo paese che ha raggiunto sia l'obiettivo di riduzione del numero, stabilito dal Vertice dell'alimentazione, sia quello della diminuzione della proporzione, stabilito dagli Obiettivi di sviluppo del Millennio.

La situazione è peggiorata nei Paesi colpiti dall'aumento dei prezzi di generi alimentari e in quelli in guerra.
Nel rapporto Fao si legge che la regione dell'America latina e Carabi era quella che nel 2007 aveva registrato i maggiori passi avanti nella riduzione della fame prima dell'impennata dei prezzi alimentarii, che ha fatto salire il numero delle persone affamate a 51 milioni.
I paesi del Vicino Oriente e del Nord Africa hanno in generale registrato bassi livelli di persone sottonutrite, ma conflitti (Afghanistan ed Iraq) e rialzo dei prezzi alimentari hanno fatto salire il numero dei sottonutriti dai 15 milioni del biennio 1990-92 a 37 milioni nel 2007. Alcuni paesi erano sulla buona strada per il raggiungimento dell'obiettivo del Vertice prima che i prezzi alimentari schizzassero in alto, ma «perfino questi paesi hanno subito delle battute d'arresto e parte dei progressi fatti sono stati cancellati a causa dei prezzi alti. La crisi ha principalmente colpito i piu' poveri, i senza terra ed i nuclei familiari con donne capofamiglia», ha detto il Vice Direttore Generale della FAO Hafez Ghanem, alla presentazione della nuova edizione del del rapporto Fao. «Ci vorra' un enorme e risoluto impegno a livello globale ed azioni concrete per ridurre il numero di coloro che soffrono la fame cronica di 500 milioni entro il 2015».

«I prezzi alimentari sono calati dall'inizio del 2008, ma l'abbassamento dei prezzi non ha messo fine alla crisi alimentare di molti paesi poveri» ha detto Hafez Ghanem. «Per milioni di persone nei paesi in via di sviluppo, riuscire a mangiare ogni giorno una quantita' di cibo sufficiente per poter condurre una vita attiva e sana e' ancora un sogno lontano. I problemi strutturali della fame, come l'accesso alla terra, al credito ed all'occupazione, sommati ai prezzi sostenuti dei generi alimentari, continuano ad essere una spaventosa realta».

Dal sito Volontari per lo Sviluppo che ringraziamo sentitamente per la rivista ricevuta nel 2008: in particolare si ringrazia la gentile lettrice Stefania Garini di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.