Ridicola e penosa questa decisione di far cantare l'Italia con l'inno di Mameli

Diciamo la verità. Sono dispiaciuto e anche umiliato, come italiano che ama l'Italia nella pace e giustizia entro la famiglia di tutti i popoli, che l'inno di Mameli sia diventato inno nazionale ufficiale. Non solo le prime due strofe, ma tutte sei (come dice La Stampa, 15 novembre), anche se sono note negli stadi solo le prime due.

E' un inno orrendo, non certo per il linguaggio arcaico, ma:

Inoltre, nell'inno di Mameli, data la sua vecchiezza, non c'è nulla della Costituzione del 1948, che è la vera anima della Repubblica democratica italiana. Non per nulla, è un inno amato e rievocato, anche nel nome, dai fascisti di oggi. Il tutto rende ridicola e penosa questa decisione di far cantare l'Italia con l'inno di Mameli.


L'inno di Mameli riscritto in termini costituzionali

Enrico Peyretti