Antifascismo: dieci tesi

La mattina del 24 febbraio 2018 a Viterbo, in preparazione e come contributo alla manifestazione nazionale "Contro tutti i fascismi, contro tutti i razzismi" del pomeriggio a Roma promossa dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e da molte altre associazioni democratiche, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo si è svolto un incontro di riflessione.

Esso è stato concluso dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese con il breve ragionamento una cui sintesi in forma di dieci tesi trascriviamo di seguito.

1. La democrazia è il contrario del fascismo. Nel fascismo si rompono le teste invece di contarle, nella democrazia si contano le teste invece di romperle. Gli esseri umani, in quanto dotati di teste, possono vivere una vita degna in democrazia, non sotto il fascismo.

2. Il fascismo è violenza, sottomissione alla violenza, adorazione della violenza. L'antifascismo è opposizione alla violenza, lotta concreta e coerente contro la violenza, quindi nonviolenza. La violenza è nemica degli esseri umani, poiché il suo fine ultimo e il suo primo principio è violentare gli esseri umani fino a sopprimerli; la nonviolenza è la scelta degli esseri umani che vogliono vivere e convivere e che sanno che il fondamento della convivenza è nell'agire nei confronti delle altre persone così come vorresti che le altre persone agissero verso di te.

3. Il fascismo è guerriero: e poiché la guerra consiste nell'uccisione degli esseri umani, caratteristica essenziale del fascismo è la volontà di uccidere, di uccidere gli esseri umani. E gli esseri umani che il fascismo brama uccidere siamo tutti noi, tutti gli esseri umani viventi, e noi sappiamo che toltaci la vita più nulla ci resta, poiché il diritto e l'esperienza della vita costituiscono il diritto e l'esperienza senza i quali nessun altro diritto ed esperienza sussiste. Essere esseri umani è essere antifascisti.

4. Il fascismo è razzista: poiché il razzismo è l'invenzione attraverso la quale si possono perseguitare innumerevoli innocenti semplicemente dichiarandoli "altri", ed in quanto "altri" privi di diritti e passibili di rapina, di schiavitù e di morte. Ma ogni essere umano è un altro rispetto ad ogni altro essere umano, poiché l'umanità è costitutivamente una e plurale: tutti gli esseri umani sono eguali in dignità e diritti e tutti gli esseri umani sono irriducibilmente diversi per caratteristiche personali. Tutti gli esseri umani sono quindi "altri", e pertanto effettuali o potenziali vittime di razzismo, e il razzismo è quindi un crimine contro l'umanità perché tutti gli esseri umani pretende di escludere ed uccidere. Razzismo e umanità sono incompatibili.

5. Il fascismo è maschilista: per il fascismo le donne sono schiave degli uomini, macchine da riproduzione, strumenti al servizio del potere patriarcale, oggetti in quanto tali privi di diritti. Il fascismo nega l'umanità delle donne. Per il fascismo violentare una donna non è un delitto contro una persona, ma solo contro la "stirpe". Per il fascismo un marito che uccide la moglie ha difeso il proprio "onore". Noi crediamo invece che ogni essere umano è un essere umano. Noi sappiamo che il maschilismo è la prima radice e il primo modello di ogni violenza. Noi pensiamo che l'umanità sarà libera solo quando avrà sconfitto il maschilismo.

6. Poiché il fascismo è barbarie, l'antifascismo è antibarbarie, quindi civiltà. Poiché il fascismo è violenza strutturale e in atto, l'antifascismo è lotta nonviolenta contro ogni oppressione ed edificazione nonviolenta di una società di persone libere e responsabili, eguali in diritti, solidali. Poiché il fascismo è dittatura di uno, l'antifascismo è l'alleanza di tutti gli esseri umani per la comune liberazione.

7. Antifascismo, democrazia, nonviolenza: sono tre parole che significano la stessa cosa. L'antifascismo s'invera nella democrazia. L'antifascismo e la democrazia s'inverano nella nonviolenza. La Resistenza continua e si adempie nella nonviolenza.

8. Ogni essere umano è fragile e perituro, esposto alla violenza, al dolore, alla morte. Da questa nozione l'antifascismo, la democrazia, la nonviolenza traggono il dovere del mutuo soccorso, dell'universale aiuto, della compassione e della benevolenza. Questo sentire, questo sapere, questo dovere è l'umanità dell'umanità, è la civiltà come impegno comune al bene di tutti.

9. Solo la scelta della nonviolenza è integralmente antifascista. Solo la scelta della nonviolenza pienamente realizza la democrazia. Solo la scelta della nonviolenza riconosce l'umanità di ogni essere umano. Solo la scelta della nonviolenza umanizza l'umanità

10. Ogni vittima ha il volto di Abele. Pace, disarmo, smilitarizzazione. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Difendere la vita, la dignità, i diritti di ogni essere umano. Difendere il mondo vivente casa comune dell'umanità. Condividere il bene ed i beni. Decidere insieme ciò che tutti riguarda: una persona, un voto. Nessuno sia abbandonato all'asservimento, alla miseria, alla fame, al freddo, alla solitudine, alla paura, al dolore, al male, alla disperazione e alla morte. Solo la nonviolenza può salvare l'umanità dalla catastrofe. La nonviolenza è l'antifascismo vivente.