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Ritengo che il bilancio del triennio sia solo parzialmente positivo.

Mentre si moltiplicano nello scenario interno e internazionale situazioni di conflitto, violenza, razzismo, nazionalismo – il che chiederebbe ad AAdP di promuovere iniziative ogni giorno - , in questi due anni e mezzo all'interno dell'Accademia abbiamo assistito ad un progressivo calo di forze e di partecipazione, e quindi anche di iniziative. In appendice trovate l'elenco delle attività del triennio, e la riduzione di anno in anno è ben evidente.

Due anni fa, a conclusione di un percorso promosso precedentemente dall'Accademia Apuana della Pace, il Comune di Massa avviò le procedure per il riconoscimento della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel comune: un atto simbolico, che andava nella direzione di passare dallo ius sanguinis allo ius soli.

La storia del nostro territorio è strettamente tessuta con la storia della Resistenza, come del resto lo è ogni parte della nostra nazione.

Le lotte e il sangue versato per combattere fino alla sconfitta il nazifascismo sono ancora evidenti: è sufficiente guardasi attorno per trovare targhe nel ricordo di chi ha dato la propria vita per la nostra Libertà nella lotta di Resistenza.

Al nostro comune una Medaglia D'oro alla Resistenza come sigillo della storia vissuta.

In Siria, come in tutto il Medio Oriente, si sta consumando un conflitto generale per il controllo geopolitico di quell'area, che investe sia l'intervento armato di molti stati che il proliferare di attentati terroristici in molteplici paesi (non ultima la strage di fedeli copti in Egitto). E le vittime sono sempre i civili inermi.

Per qualche folle ragione tante persone non associano le armi agli effetti delle armi. Così il commercio delle armi è rappresentato come una voce del PIL e la vendita delle armi italiane sul mercato internazionale come un successo del made in Italy.

Sono passati due anni dalla prima emozionante e festosa cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria Italiana ai bimbi nati a Massa da genitori stranieri.  Noi dell’Accademia e tutti i presenti nell’aula del consiglio abbiamo ancora vivo il ricordo dei volti di quei genitori così orgogliosi e felici.