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La comunità scientifica chiede al governo tecnico di confrontarsi sul piano della logica e non dogmatico SCIENZIATI CONTRO TECNICI Il climatologo Luca Mercalli, presidente della Società di meteorologia «Basta con il dogma dell'opera "strategica". Il governo usi il metodo scientifico e si confronti con i nostri dati»
«Cosa aspetta il governo tecnico a riportare la questione della Tav Torino-Lione su un piano strettamente tecnico, appunto?».

Mattia Pelli

Care-i,

immagino che come me stiate seguendo con il fiato sospeso quanto sta avvenendo in Valle di Susa. Non so che cosa ne pensiate, ma quello che è certo è che la narrazione da parte dei grandi media nazionali di quanto succede in valle sta mostrando tutta la faziosità e la poca professionalità del mondo giornalistico italiano. Le rimozioni, le mezze verità, le censure si susseguono: è quindi dovere di ogni cittadino/a che ha voglia di farsi un’opinione critica sugli avvenimenti in corso cercare e diffondere canali alternativi di informazione. Permettetemi allora di proporvi di lasciare per un attimo (se già non lo avete fatto) la strada segnata dei media mainstream e inoltrarci lungo i sentieri dell’informazione orizzontale, per cercare di contrastare l’occupazione coloniale non solo di una terra ma anche dell’infosfera che l’accompagna.

Il web ha fatto presto a divenire un bisogno radicale, avendo intercettato una motivazione profonda, che è quella di esprimersi, relazionarsi in modo complesso e, soprattutto, interagire con il mondo. In questo senso, ha democratizzato i processi della comunicazione. È nell’ordine delle cose allora che si cerchi di limitarlo e controllarlo. Ma chi ha paura di internet?

“Dobbiamo abbassare lo spread e il debito pubblico”. Questa frase,come un mantra, è entrata oramai nel nostro lessico quotidiano, tutti ne parliamo, anche più volte al giorno. E mentre la politica si dispera dietro al valore del danaro si perde sempre più di vista il valore della vita.

Sull’orlo del baratro del debito pubblico ci siamo spaventati e capendo che sarebbe potuto crollare tutto, in maniera sorprendente, non certo usuale ai ritmi politici italici,  abbiamo sostituito in un batter d’occhio Berlusconi con Monti. Ora abbiamo un  possibile salvatore della patria, e non possiamo che sperare. Sarà un governo di destra che ci chiederà purtroppo sacrifici, la cosa era nel conto di tutti coloro che come me non sono abituati alle chimere. Ma in ogni caso io mi accontento del cambiamento di stile, perché oltre alla oggettiva situazione di crisi, prima si soffriva proprio anche il voltastomaco che provocava danni alla salute.