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Di fronte a tale brutalità non ci sono parole che possono alleviare la rabbia e il dolore dei giovani e delle famiglie coinvolte in questo disastroso evento.

A prescindere da chi sia l'autore, i fatti accaduti oggi non possono lasciarci indifferenti: allo sdegno e all'orrore deve seguire l'impegno del singolo individuo, delle comunità e dello stato affinché in futuro quello che è accaduto oggi non possa ripetersi.

Non ci sono soluzioni semplici: la violenza non può essere ripagata con altrettanta violenza.
Dobbiamo lottare ogni giorno, dando ciascuno il proprio contributo, piccolo o grande che sia, per costruire un futuro nel quale sia bandito questo "orrore barbaro" e dove abiti giustizia, equità e solidarietà.

Il nostro popolo non si merita questo.

Accademia Apuana della Pace

Se avere un nuovo vicino di casa di etnia Sinti viene visto dalla comunità "accogliente" come un "peggioramento della qualità della vita", vuol dire che qualcosa nella società non funziona. Vuol dire che è venuto meno il buon senso.
Quando abbiamo letto il testo dell'appello firmato per chiedere l'annullamento dell'assegnazione di un appartamento a Lavacchio ad una famiglia Sinti ci sono venuti i brividi; ci sono tornate in mente scene del passato, rinfrescate di recente dalla Giornata della Memoria.

"Beneficenza e sport", questo era il titolo comparso su "La Nazione" di sabato 12 novembre, con il quale si preannunciava lo svolgimento di una gara di softair al Pasquilio a favore di Telethon.

Più che di solidarietà si tratta, di "beneficenza e... gioco di guerra", perché di questo si tratta quando parliamo di softair.

In occasione dell'ultima assemblea del 24 giugno u.s. è stato eletto Luca Marzario come portavoce dell'AAdP, al termine di un anno in cui il nuovo gruppo che coordina l'attività dell'AAdP si è amalgamato ragionando insieme sul ruolo e sul futuro dell'Accademia.

Abbiamo fatto a Luca, la cui esperienza nasce nella Rete di Lilliput e in Amnesty International, alcune domande proprio sul ruolo che l'AAdP può assumere.