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La giornata della memoria è forse l'occasione per riflettere sul suo significato.

Troppo spesso il nostro fare memoria è semplicemente un richiamo, un'abitudine... una sorta di fardello che ogni tanto apriamo.

Fare memoria significa interrogarsi sulla storia e sul passato per rigenerare un nuovo presente e per disegnare un futuro diverso.

Significa riconoscere i drammi e le contraddizioni del passato e su quelle agire affinché si costruiscano politiche che vadano nella direzione opposta.

Ai lettori del notiziario suggerisco la lettura del documento “La Direttiva per la politica industriale della Difesa “ e sopratutto l’ascolto sulla pagina facebook di Pax Christi, della conferenza del 12 gennaio suDirettiva per la politica industriale della difesa. Difesa da chi e da che cosa?”.

La data del 4 novembre viene celebrata con continuita' dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l'unita' dell'Italia sotto il segno della guerra e dell'esercito. "Giornata dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate" nell'anniversario della fine di un tragico conflitto che costo' al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.

Condanniamo fermamente gli atti squadristi e violenti di sabato pomeriggio 9 ottobre 2021 che hanno violato la città di Roma. Condanniamo fortemente l'attacco alla sede nazionale della CGIL e manifestiamo la nostra solidarietà alla CGIL Nazionale e alla CGIL provinciale e ai loro segretari. Condanniamo fortemente l'inqualificabile assalto nella stessa notte al Policlinico Umberto I di Roma.

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