• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'Accademia Apuana della Pace, nell'esprimere la piena condanna dell'attacco terroristico di Hamas alla popolazione israeliana, non può prescindere da alcune considerazioni, che ci pare siano completamente assenti nel commento dei media e nelle prese di posizione delle forze politiche e delle istituzioni internazionali.

Ancora una volta, come già in tantissime situazioni, non ultima l'aggressione Russa in Ucraina, emerge con forza che la soluzione militare ai conflitti non porterà a nessuna soluzione, ma solo ulteriori morti e distruzioni.

L'Accademia Apuana della Pace aderisce alla manifestazione nazionale del 7 ottobre contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare, per la pace indetta da moltissime associazioni.

La nave di salvataggio OpenArms è in queste ore alla rada davanti al porto di Marina di Carrara, bloccata fino al 15 settembre perché ha salvato troppe vite.

All'imbarcazione, dopo aver tratto in salvo 26 persone con il primo salvataggio, era stato assegnato come porto sicuro quello di Marina di Carrara, con un surplus di 3 giorni di navigazione.

Si è consumata nuovamente un'altra tragedia nel mediterraneo, ormai trasformato in un mare di morte: un barcone con più di 750 persone è naufragato di fronte alle coste greche, il tutto favorito dal cinismo della politica dei paesi europei interessati più ad arginare il fenomeno migratorio con i respingimenti, come è emerso nell'ultimo accordo fatto lo scorso 8 giugno, nel quale di fatto è stato cancellato il principio di non respingimento, attuale cardine della Convenzione di Ginevra.