Materia oscura Riarmo e scienza, un appello per dire di no
- Andrea Capocci
- Categoria: Commercio e industria armi
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Contro il riarmo dell’Europa si muovono anche gli accademici. Carlo Rovelli, Flavio del Santo e Francesca Vidotto, fisici che lavorano in importanti università internazionali, hanno scritto un appello per opporsi al piano Von der Leyen di 800 miliardi di investimenti per rinforzare gli eserciti dei ventisette Paesi europei.
«I politici stanno reagendo in modo affrettato e miope con un appello a mobilitare, su scala continentale, una quantità colossale di risorse per produrre più strumenti di morte e distruzione» scrivono. «L’Europa si vuole preparare alla guerra, con nuove spese militari mai viste dalla seconda guerra mondiale. L’Europa è ora disposta a brandire le armi solo perché si sente esclusa?».
Prospettive rosee per l’industria militare del nostro territorio: ma è vero sviluppo?
- Davide Tondani
- Categoria: Commercio e industria armi
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Oto Melara, Intermarine, Arsenale, Fincantieri: i venti di guerra portano investimenti e lavoro nel comparto militare della Spezia e della Val di Magra. Ma la nuova occupazione non cancella gli aspetti etici e i dubbi su un modello di sviluppo incapace di generare imprenditorialità e vera ricchezza.
Industria militare: una domanda al Ministro Tajani
- Giorgio Beretta
- Categoria: Commercio e industria armi
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Qualche parlamentare può chiedere al min. @Antonio_Tajani quali sarebbero le aziende italiane che, poiché UAMA ha sospeso le esportazioni di armamenti a #Israele, “rischiano di chiudere e lasciare per strada centinaia di lavoratori”?
No all opacità sull export di armi. la revisione della legge 185 piace solo alle lobby dell' industria e della finanza
- Banca Etica
- Categoria: Commercio e industria armi
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Il Gruppo Banca Etica esprime preoccupazione per un disegno di legge che rischia di rimuovere i meccanismi di controllo e trasparenza della legge 185/90, cancellando la preziosa lista delle “banche armate”. Allarma l’approvazione in Commissione Affari esteri e difesa del Senato di tre emendamenti che inficiano gravemente la trasparenza della Relazione annuale al Parlamento sulle esportazioni dall’Italia di materiali militari, anche perché tale passaggio segue altre iniziative politiche e istituzionali allineate ai desiderata dell’industria bellica e della finanza armata.
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