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In occasione del 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, condividiamo questa riflessione sulla nonviolenza di Severino Saccardi, pubblicata su "Voci e volti della nonviolenza", n. 237 del 29 settembre 2008.

Credo che sia importante una giornata dedicata alla riflessione sulla nonviolenza, in un momento in cui perfino la quotidianità, con i suoi "raptus" e la crescente brutalità, che si rivela in tanti episodi "inspiegabili", è in crescita esponenziale.

La Rete Disarmo applaude l’Europa in prima fila per la lotta alla diffusione indiscriminata di armi

Una buona notizia va a celebrare i 60 anni della dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. E’ stata infatti approvata con 562 voti favorevoli, 37 contrari e 20 astensioni una risoluzione sostenuta da praticamente tutti i gruppi politici del Parlamento Europeo in cui si ribadiscono «fermamente» critiche «all'attuale stallo politico» e soprattutto riguardo alla mancata adozione della posizione comune in merito alla revisione del Codice di condotta UE sulle esportazioni di armi al fine di «trasformarlo in un efficace strumento di controllo». Va ricordato infatti che attualmente tale Codice è solo un elenco di prescrizioni senza valore vincolante e sanzionatorio, e soprattutto non esiste una struttura condivisa di gestione dello stesso a livello di controlli. Il Parlamento Europeo nel chiederne quindi l'adozione «senza ulteriori indugi», sottolinea che il contributo dell'UE a un trattato sul commercio di armi internazionalmente vincolante (sollecitato dalla coalizione internazionale Control Arms e oggetto di discussione all’ultima Assemblea Generale ONU) «acquisterà notevole credibilità non appena diverrà giuridicamente vincolante il regime comunitario di controllo delle esportazioni di armi».

Pubblicato su Voci e volti della nonviolenza, n. 278 del 27 dicembre 2008 e tratto dal sito www.caffeeuropa.it, vi invitiamo a leggere queste riflessioni, quanto mai attuale in questo clima "di caccia all'altro" che respiriamo da tempo e che certa politica alimenta.

Duramente colpiti dall'assassinio di Nicola,  noi studenti, docenti e dirigente dell'Istituto Einaudi di Verona intendiamo far conoscere la nostra intima partecipazione alla sofferenza della famiglia Tommasoli e invitare i nostri amici e colleghi a una riflessione prolungata e operativa sulle violenze presenti anche nella nostra città.