Che mi importa se 12 milioni di italiani, uno su cinque, rinuncia alle cure mediche perchè non se le può permettere
Che mi importa se 8 milioni di italiani vivono sotto la soglia di povertà e 4 milioni nella povertà assoluta
Che mi importa se in questi anni abbiamo cementato il nostro territorio ad un ritmo doppio rispetto al resto dell'Europa
Che mi importa se nella mia città abbiamo una disoccupazione del 16%, doppia rispetto a quella di 10 anni fa e che 1 giovane su 2 sotto i 29 anni è disoccupato
Che mi importa se nella mia città le 1722 persone più ricche possiedono tanto reddito quanto le 20'000 più povere
Che mi importa se qualche "distratto" imprenditore si permette di fare abusi estraendo una quantità di marmo pari a più di due volte la dimensione della Torre Fiat
Che mi importa se sul mio territorio hanno depositato veleni per anni, mi sono ammalato per questo, e oggi quel mio terreno è inutilizzabile.
Che mi importa se mi inquinano la sorgente di acqua potabile più grande che possiedo
Che mi importa di tutto questo?
Oggi il mio nemico è l'immigrato. Quello che scappa da uno dei 223 conflitti armati nel mondo che spesso alimentiamo noi vendendo armi a paesi sulla carta pacifisti
E' sua la colpa di tutto.
Quell'immigrato che vogliamo aiutare a casa loro, ma purtroppo una casa non ce l'ha più, e non ha neppure una terra che le multinazionali dell'alimentare gli hanno "acquistato" per pochi denari. Oppure avrebbe una terra che noi abbiamo contribuito ad avvelenare con le nostre industrie e i nostri rifiuti.
Quell'immigrato che sfida la sorte, la morte (spesso è meglio sfidarla che aspettarla inesorabile), in un viaggio infinito, di tempo e di violenze.
Quell'immigrato che arriva nel nostro paese scappando dalla guerra, dalla siccità, dalle torture e che attende mesi senza potersi cercare un lavoro perchè una legge assurda glielo impedisce.
Quell'immigrato che "ruba" lavoro al nostro commercio "evadendo anche le tasse", ma se fosse bianco, in fondo, sarebbe anche un ganzo a fregare il "Governo Ladro".
Che mi importa di riflettere sul nostro mondo, tanto è colpa dell'immigrato, della sua pelle scura, dell'odore della sua pelle, della sua fisicità. Una perfetta arma di distrazione di massa.
Se poi improvvisamente, per incanto, tutti gli immigrati sparissero dal nostro territorio, continueremo ad avere una disoccupazione al 16%, gli abusi nella estrazione del marmo, i veleni nella falda della zona industriale, una sanità che non funziona, dei super ricchi e dei molto poveri, continuerebbero le guerre, la bolletta di GAIA sarebbe sempre alta e solo allora ci troveremmo costretti a due possibilità: o cercheremmo di prendercela con un altro a fianco o sotto di noi (oppure qualcuno se la prenderà con noi) o, finalmente, alzeremmo lo sguardo verso l'alto per capire come risolvere concretamente i problemi della nostra società.