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Far scendere l'asino dal minareto. Un decalogo nonviolento

Una politica di pace non è una politica rassegnata o remissiva davanti all'aggressore ma è azione continua, determinata e responsabile. E' lotta per il bene. E' non armare le guerre, è non affrontare le guerre del terrorismo con il terrorismo delle guerre.  Espongo una sorta di decalogo operativo "nonviolento".

  • arrestare i responsabili, assicurarli alla giustizia guardando a tutta la rete di complicità
  • potenziare le operazioni di “intelligence” in ambito nazionale e internazionale
  • avviare un processo politico diretto dall'ONU per la pace in Siria e in Iraq coinvolgendo tutti gli attori internazionali e locali disposti a superare la situazione attuale (Usa e Russia, Arabia Saudita e Iran, Turchia ed Egitto...)
  • isolare gli aggressori e i loro mandanti, attuare quello che il card. Bagnasco chiama “embargo planetario, concreto e vigilato dall'ONU” (“Avvenire 18.11.2015), in particolare non vendere armi
  • eliminare le complicità con l'Isis, toccare il nodo dei finanziamenti, scardinarne l'architettura finanziaria calcolata in 2 miliardi di dollari, e quindi: fermare il contrabbando di petrolio (che frutta all'Isis 1 milione di dollari al giorno); fare pressione sui paesi del Golfo che elargiscono indirettamente somme di denaro (40 milioni di dollari tra 2013 e 2014) alle organizzazioni islamiste; irrigidire le restrizioni bancarie
  • affidare al Tribunale Penale Internazionale la valutazione giudicante dei crimini contro l'umanità commessi in Medio Oriente
  • attuare una politica euro-mediterranea di vera cooperazione economica e culturale
  • oscurare i siti della violenza, ostacolare l'apparato mediatico che condiziona tanti giovani e, quindi, sviluppare nelle scuole, nei quartieri, nelle città momenti di educazione alla gestione dei conflitti, evidenziare le testimonianze di pace, fare memoria del bene
  • potenziare il dialogo interreligioso e interculturale senza ingessature o diplomazie generiche ma con buone pratiche sociali, azioni comuni e momenti di festa
  • pregare e vegliare assieme, alimentare una spiritualità dell'incontro che faccia emergere la sostanza disarmata e disarmante della propria fede.     “Chi ha fatto salire l'asino sul minareto, è capace anche di farlo scendere”, dice un proverbio arabo. Ognuno può fare qualcosa. Dove abbonda il male può sovrabbondare il bene. Si può vincere il male con il bene.


Sergio Paronetto (vicepresidente di Pax Christi)