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L’Assemblea generale dell’ONU ha indetto la Giornata Internazionale della Nonviolenza nel giorno della nascita del Mahatma Gandhi, il profeta della nonviolenza moderna.

Ma che senso ha, in tempo di guerre feroci, celebrare la Giornata della Nonviolenza?

Forse lo stesso Gandhi sarebbe stato contrario a questa ricorrenza, refrattario com’era a cerimonie rituali e formalità. Tutta la sua vita è stata una sperimentazione delle tecniche della nonviolenza, per la giustizia, per il disarmo, per la pace, per cercare la Verità (che per lui era Dio stesso).

La guerra oggi ha ucciso anche le Parole, e dunque la Verità (Dio è morto?).

Ciò che è accaduto ieri (attentato a D. Trump, 14 Luglio 2024, ndr) non deve dividerci (come popolo); può al contrario essere un’occasione per riunirci. In un certo senso, non è stata colpa di una sola persona, ma un po’ di tutti; e tutti noi siamo adesso chiamati in causa come parti responsabili.

In occasione del 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, condividiamo questa riflessione sulla nonviolenza di Annamaria Rivera, pubblicata su "Voci e volti della nonviolenza", n. 239 del 1 ottobre 2008.

Non so definire la nonviolenza né spiegare ad altri come vada intesa e praticata. È faccenda troppo complicata e scivolosa, intrico che alimenta paradossi. Ci sono guerrafondai che si proclamano nonviolenti. Veterani e neofiti della nonviolenza che votano i crediti di guerra.  Nonviolenti da sempre che son soliti cibarsi di creature torturate e uccise atrocemente.

Fonte: newsletter "Ecumenici"
Il cielo a sud si accende, e noi andiamo verso sud; andiamo in Kossovo e guardando dalla grande finestra del pullman sembra che gli occhi volino oltre l’orizzonte per incontrare quei paesaggi tormentati che per ora sono solo nella nostra fantasia.

In occasione del 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, condividiamo questa riflessione sulla nonviolenza di Alessio di Florio, pubblicata su "Voci e volti della nonviolenza", n. 239 del 1 ottobre 2008.

La decisione delle Nazioni Unite, organismo internazionale ormai vittima di ambiguità e di decisioni controverse ma pur sempre baluardo della legalità internazionale, di dedicare una giornata alla nonviolenza, nell'anniversario della nascita del Mahatma è un segno di speranza. La democrazia, il potere di tutti, la forza della Verità, stanno facendo breccia, per dirla con le parole di Alex Zanotelli, "nel cuore della Bestia". Tutti gli anniversari corrono il rischio di diventare vuoti cerimoniali retorici e autoreferenziali. L'irrompere dello spirito della nonviolenza, della persuasione e della Verità può cambiare tutto.