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C'è un progetto che merita di essere conosciuto e sostenuto a livello nazionale e che ha come incubatrice Vicenza, la città più militarizzata d'Italia. Il Movimento, che dal 2006 si è opposto alla costruzione di una nuova base americana nell'area dell'ex aereoporto Dal Molin, è uscito sconfitto ma non del tutto e sicuramente non è rassegnato.

Marx sosteneva che la nostra società è un immenso arsenale di mercanzie, formate da un valore d’uso e da un valore di scambio: in molti momenti della sua vita Ivan Illich, racconta Gustavo Esteva, amico e collaboratore di Illich, immagina una società organizzata sugli usi, non sui valori di scambio. Questo è quello che sta iniziando a accadere: ovunque, spesso in modo poco visibile, molti hanno cominciato a costruire relazioni sociali differenti, basate per lo più sul valore d’uso, cioè su bisogni umani reali, e non su quello di scambio. «Oggi milioni di persone senza aver letto Ivan stanno seguendo questo cammino, pensando a come costruire oggetti utili, non riducendosi all’aspetto economico e di valore della società capitalista». Del resto Illich ha come fondamento il pensiero di Marx, che lui aveva letto e studiato molto bene.

Grillo, durante il suo comizio elettorale finale, in Piazza San Giovanni a Roma, ha dichiarato di voler portare avanti una "rivoluzione nonviolenta". Ed effettivamente quella che sta portando avanti è una rivoluzione senza armi, pacifica, che si collega molto bene all'appello di Stéphane Hessel, l'ispiratore del movimento degli "indignati", rivolto a dar vita ad una "rivoluzione mondiale nonviolenta" che costruisca un futuro basato su uno sviluppo compatibile con le risorse della terra e dei popoli, e su una alternativa economica più equa, giusta, ed ecologica.

Il 4 novembre non è un giorno di festa: è un giorno di lutto per le vittime delle guerre e d'impegno per il disarmo. Non festa ma lutto, perché si ricorda la fine di una "inutile strage", come Benedetto XV definì la prima guerra mondiale, e non si può non ricordare che tutte le guerre sono "inutili stragi" e tutti gli eserciti ne sono gli strumenti.

Non festa ma impegno, perché per ricordare davvero – e non retoricamente e ipocritamente – le vittime delle guerre l'unico modo è "ripudiare la guerra" e costruire la pace, attraverso la via realistica del disarmo.

Come approfondimento sulla nonviolenza invitismo la lettura di questo saggio di Ester Fano, apparso nelle pagine di Parole Chiave nel 2008 e ripubblicato sul sito di "Sbilanciamoci" (http://www.sbilanciamoci.org/2012/10/nonviolenza-le-pratiche-la-politica/) , in occasione del 2 ottobre 2012, giornata internazionale della nonviolenza.

Dal 22 al 25 agosto, presso il Centro A.GI.S.CI (Area GIovani e Servizio Civile) - Caritas Diocesana di Genova, si è tenuto il Corso di Alta Formazione “Gestione dei Conflitti Sociali, organizzato dall'Università di Genova – facoltà di Scienza della Formazione, dall' ICP (Interventi Civili di Pace) e dalla Conferenza Ligure Enti di Servizio Civile, diretto dal dr. Carlo Schenone.

Si è partiti dall'analisi di alcune situazioni di conflitto:

  • la presenza della mafia in alcuni comuni liguri (Donatella Albano, ex-consigliera comunale sotto scorta del Coumne di Brodighera sciolto per infiltrazioni mafiose)

  • la lotta ventennale della Val di Susa (Claudio Giorno, Moviemento NO TAV Val di Susa)

  • la lotta della Val di Lemme (Mario Bavastro, attivista del comitato della Val Lemme)

  • il successo della lotta del movimento ligure contro la Mostra Militare a Genova (Norma Bertullacelli, presidente del Centro Ligure di Document-Azione per la Pace)

  • il riflesso nelle istituzioni dei conflitti sociali (Manuela Cappello, ex assessore provincia di Genova, Roberto Traverso: segretario provinciale Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia)

  • il G8 di Genova del 2001 (Sara Busoli, avvocato parti civili processo G8/Bolzaneto, Norma Bertullacelli, Carlo Schenone, Anna Fazi)

Successwivamente sono stati analizzati gli elementi fondamentali della nonviolenza:

  • Interventi Civili di Pace (Giada Stefani, Rete Interventi Civili di Pace)

  • le nonviolenze (Carlo Schenone, Università di Pisa)

  • la gestione dei conflitti (Carlo Schenone, Università di Pisa)

  • gruppi e dinamiche di gruppo (Fabrizio Lertora, Centro Pscicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti, LaborPace Genova)

  • le reti sociali (Anna Fazi, Casa Pace Milano)

Pubblichiamo il materiale didattico che è stato fornito durante il corso per permettere a tutti di approfondire le tematiche connesse all'azione diretta nonviolenta in un conflitto sociale.

 

Studio del Contesto

 

Azione diretta nonviolenta e mafia

 

Le comunità in lotta

 

Una comunità contro la guerra e l'industria militare

 

Una città ferita: il G8 del 2001 a Genova

 

Le Istituzioni e i conflitti sociali

 

Approccio nonviolento al conflitto

 

Nonviolenze, gestione di conflitti, azioni dirette

 

I Corpi Civili di Pace

 

Pratica dell'azione diretta nonviolenta

 

I Gruppi e le reti sociali

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