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Pubblichiamo il saluto che Giancarla Codrignani, già presidente della Loc (Lega degli obiettori di coscienza al servizio militare), già parlamentare, saggista, impegnata nei movimenti di liberazione, di solidarietà e per la pace, ha inviato al congresso del Movimento Nonviolento che si è svolto a Brescia tra il 29 ottobre e il primo novembre 2010.

Se vi fosse stato bisogno di una motivazione specifica per motivare l'impegno per il 2 ottobre Giornata internazionale della nonviolenza, i ministri Gelmini e La Russa ne hanno fornita una e notevole: forse per questo bisognerebbe ringraziarli. Definendo una convenzione che introduce l'insegnamento della cultura militare nelle scuole, con corollari di pattuglie, divise, tiro con l'arco, la pistola e il fucile ad aria compressa, essi hanno richiamato alla memoria esercitazioni che credevamo fossero affidate alla memoria e allo studio del ventennio.

I. Una premessa terminologica

Scriviamo la parola "nonviolenza" tutta attaccata, come ci ha insegnato Capitini, per distinguerla dalla locuzione "non violenza"; la locuzione "non violenza" significa semplicemente non fare la violenza; la parola "nonviolenza" significa combattere contro la violenza, nel modo piu' limpido e piu' intransigente.

La cultura greca, che rappresenta una delle radici della nostra civilta', pur essendo sovente da noi ricordata proprio per i conflitti che l'hanno caratterizzata (primo fra tutti, quello fra Greci e Troiani, che e' materia di uno dei maggiori poemi antichi), ha anche elaborato un pensiero profondo e accorato sulla necessita' della pace e sul rigetto di ogni forma di violenza.

Molti sarebbero i pensieri belli, tante le variopinte testimonianze che si potrebbero valorizzare in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, fissata dall'Onu il 2 ottobre per ricordare la nascita di Gandhi, ispiratore dei movimenti per la pace, la giustizia, la liberta' di tutto il mondo. E invece scelgo di evidenziare che: la nonviolenza e' in cammino! E non si perde d'animo!