“In questi ultimi giorni sta succedendo qualcosa di seriamente inconsueto. Tuttavia, mi sono rincuorata nel constatare come si stia diffondendo anche un messaggio particolare, e che diversi frammenti di un grande puzzle sconclusionato stiano collocandosi nel loro posto appropriato; così, alcuni grandi schemi (che ci riguardano, ndr) stanno manifestandosi con maggiore chiarezza per ciò che sono.
L’unica cosa che c’è da temere sono le persone che si anestetizzano nell’insensibilità, che distolgono lo sguardo (da ciò che non va, ndr), o che acconsentono alla pazzia generale. Vedo un addensarsi di nubi scure su questa nazione, questo è sicuro, ma sono anche testimone di una grande ondata di animate proteste che trovano molteplici modalità di espressione, rinsaldando i legami tra milioni di persone riunite nel grido collettivo di <No! Questo assolutamente no!>.
Come cantava Joni Mitchel: “Non comprendi ciò che hai se non quando lo perdi”. Introdurrei solo questa semplice variazione al verso: “Non comprendiamo ciò che abbiamo se non quando è quasi del tutto scomparso – ed è allora che ce la facciamo sotto”. La gente che non ha mai dedicato 5 minuti del proprio tempo a riflettere su quanto siamo fortunati che l’America sia stata finora, per la sua maggioranza, una nazione libera, si trovano adesso a pensare per la prima volta al vero significato di questo fatto. Aleggia sempre un chiaro Spirito nell’America, infuso in questa nazione ai tempi della sua fondazione per via di un qualche processo metafisico, che è in grado di far agitare una buona parte di noi quando iniziamo a percepire che i bastioni della libertà iniziano a ingabbiarci al loro interno. Una cosa che abbiamo dimenticato come nazione è quanta vigilanza ci venga richiesta affinché questo scenario non si verifichi.
Adesso però la situazione sta cambiando. L’allarme è scattato.
La cittadinanza americana mostra spesso di avere scarso interesse per le questioni più profonde della vita, ma non siamo stupidi; e neanche pecchiamo nel dimostrare premure e attenzioni. Da Pearl Harbour all’Undici Settembre 2001, noi americani abbiamo dimostrato di saper essere presenti per la nostra nazione, quando sentiamo che è minacciata. Tuttavia, oggigiorno, la minaccia all’America non prende la forma di bombe fatte cadere dal cielo; proviene al contrario da una campagna di sistematica propaganda che è in corso da lungo tempo e che vuole convincere milioni di americani che, dopo tutto, la democrazia non è poi una buona idea. Dopo tutto, qualcuno dice, un governo democratico non è mai veramente efficiente (e per poter dartene una prova, lo stanno facendo saltare mentre stiamo parlando, tra l’altro). Sulla base di questa tesi, potremmo anche consegnare tranquillamente tutte le questioni di amministrazione pubblica a qualche techno-dittatore miliardario – perché solo questi sarebbero coloro di cui ci si può fidare quando si tratta di accudire noi, “loro piccoli figli” (No è così?)
Nel bel mezzo di tutta questa dinamica, come un piccolo fiore color porpora che cresce in una crepa tra blocchi di cemento, un nuovo Americanismo sta emergendo. La gente non sta accettando passivamente i processi che sono in corso. Proprio coloro che si sono dimostrati essere i maggiori attivisti della distruzione della nostra libertà, del nostro governo e della nostra sicurezza stanno risvegliando dentro di noi uno Spirito da lungo sopito; e non è una questione di destra o sinistra politiche, non della diatriba tra Democratici e Repubblicani. Piuttosto, stiamo parlando della contrapposizione tra totalitarismo e sconsiderati tecnocrati da una parte, e libertà e stato di diritto dall’altra.
Come ho già avuto occasione di dire, la natura stessa sta in un certo senso organizzando la resistenza da opporre. Il pensare che la sola strategia politica tradizionale possa assumere la gestione e il controllo delle forze scatenate contro di noi non porterà a nulla. Siamo noi, il popolo, quelli che devono alimentare la resistenza. Possiamo considerarci delle persone pacifiche, creative, come battaglioni pieni di inventiva; magari pensiamo di contrattaccare le azioni pericolose con un podcast trasmesso da qualche sito, o con una mossa informatica geniale attraverso i computer, alcuni post sui social media, una campagna politica su qualche altro canale, o ancora l’organizzazione di uno sforzo partecipato, una manifestazione di protesta, il progetto per un programma mass-mediatico, un tour da cabarettisti impegnati, di spettacoli teatrali, una cena per un’approfondita e competente discussione, o anche un semplice rifiuto di accettare l’inaccettabile. Tu impegnati nelle cose che sai fare. Non basta un isolato sforzo individuale a risolvere la complessa disfunzionalità in cui ci troviamo.
Quello che serve è una sorta di <campo di energia allargato> attraverso il quale noi tutti, in modo elegante, collettivo, coordinato e potente, possiamo finalmente mandarli af____o.”
Dedicati anche tu a questo movimento, nella tua vita. Non lasciare che passi un solo giorno senza che tu non abbia fatto qualcosina a riguardo. Qualunque cosa facciamo può costituire una particella partecipativa per generare una grande ondata di rinnovato Spirito Americano. Dio sa bene come questa nazione abbia in passato commesso dei grossi errori. L’America ha anche commesso azioni davvero diaboliche, ma nel suo popolo non sono mai mancate generazioni delle quali sono sorti alcuni individui con sufficiente coraggio e umiltà da correggere la rotta sbagliata intrapresa.
Facciamo in modo di non essere la prima generazione di sole persone prive della <spina dorsale> necessaria ad apportare queste correzioni; e poi, una volta attivato questo processo, scopriremo di avere latente in noi un potere che neanche riuscivamo a immaginare. Nelle parole di Winston Churchill, “Non cedere mai, non cedere mai e poi mai in qualsiasi cosa (sei impegnato, ndr); grande o piccola, elevata o mondana che sia non cedere mai, accetto che nel condannare l’onore e il buon senso”.
Le forze che sono state dispiegate contro la democrazia sono davvero meschine, piccine, povere di spirito e anche crudeli, in alcuni casi. Facciamo in modo di andargli incontro opponendovi il nostro onore e buon senso, anche con una buona dose di verso amore patriottico, di amore reciproco tra di noi, per la nostra nazione e il nostro pianeta. Chi ha rivestito e riveste le posizioni dominanti si è da lungo tempo adoperato per attuare quanto stiamo vivendo, ma noi diamo loro la dimostrazione che hanno commesso un errore nelle loro pianificazioni. Hanno pensato che la loro presa del potere sarebbe stata facile perché saremmo rimasti docili e passivi. Supponevano che saremmo stati dei deboli, che non avremmo dimostrato coraggio.
Facciamo loro vedere che non sono poi tanto intelligenti quanto credevano di essere, e facciamolo diventando semplicemente <spettacolari> come neanche noi abbiamo mai pensato di poter essere.”
Marianne Williamson,
Post su facebook, 8 Marzo 2025