L’11 settembre del 1987, in occasione della giornata di preghiera per la pace, alcune organizzazioni, tra cui Acli, Mani Tese, MLAL, Missione Oggi, Pax Christi, chiesero a padre Turoldo di interpretare con un salmo la preghiera per la pace.
Padre Turoldo scrisse il seguente testo:
“Perché si fermino le navi che portano armi su tutti i mari”
Signore, disperdi tutti gli operatori di guerra,
quanti sono responsabili di queste politiche di guerra,
politiche sempre più impazzite
di razzisti, di oppressori, di affamatori:
tutti dicono di essere per i diritti dell’uomo,
e l’uomo è sempre più minacciato
e avvilito e oppresso.
Tutti dicono di volere la pace
e nel loro cuore non fanno che ordire
sopraffazioni e rapine.
E intanto la guerra si aggira
di luogo in luogo, di paese in paese,
sempre più famelica, in attesa
di dilagare ed esplodere
su tutta la terra.
E noi che siamo sempre più passivi ed assenti!
E i vari responsabili delle sorti dell’uomo
che sono sempre più ignari
o impauriti o compromessi!
Noi, soprattutto i cristiani!
Noi di paesi cosiddetti cristiani:
questo Occidente che forse
è il continente più pieno
di intriganti e di fabbricanti
di mercanti di morte.
E perfino i capi di queste religioni
sempre più compromessi con il potere:
anche loro anche loro, Signore,
ugualmente responsabili
e perciò sempre meno credibili.
Signore, noi no n vogliamo che la nostra preghiera
sia solo uno sfogo,
noi vogliamo fare della preghiera
la legge della nostra vita
che diventi programma di vita:
per questo ti chiediamo
di svegliare le nostre coscienze
di fare che la coscienza di uno
diventi coscienza di tutti:
coscienza delle moltitudini,
unica forza capace di cambiare le cose,
capace di resistere anche alle superpotenze:
coscienza di pace,
coscienza per fare giustizia,
coscienza di liberazione degli oppressi.
Signore, ti chiediamo che si avveri
il canto di tua madre:
ancora scatena la forza del tuo braccio
e sconvolgi i pensieri nascosti
nel cuore dei superbi.
Rovescia dai loro alti troni
quanti si fidano solo del potere
e continua ad esaltare gli umili;
a ricolmare di beni gli affamati
e a mandare a mani vuote i ricchi
questa gente maledetta e idolatra;
mentre ti chiediamo che la tua misericordia
continui ad effondersi
su tutti coloro che ti temono;
perché vogliamo essere la voce
di tutti i poveri della terra,
voce delle infinite vittime
di queste guerre sempre più assurde.
Signore, come segno che ci hai ascoltati
ferma in questi giorni le navi
di tutti i paesi che portano armi:
le navi che espandono i tentacoli della morte
segni della piovra che si allarga sui mari.
Amen.
Fonte: Comunità di via Gaggio: la casa sul pozzo - http://www.comunitagaggio.it/