La memoria, l'umano
- Maria G. Di Rienzo
- Categoria: Cultura di Pace
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Lo scorso novembre, durante un incontro pubblico in cui parlavo di pacifismo e nonviolenza ecc., un uomo fra i presenti mi ha chiesto più o meno: "Qual è il problema principale dell'attivismo italiano?".
Io ho risposto: "La memoria corta"
Tu sprechi, io digiuno
- Grillo News
- Categoria: Cultura di Pace
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Dopo la "Campagna di indignazione Nazionale" in opposizione alla scelta del governo di spendere 15 miliardi di euro (ne basterebbero 4 per la messa in sicurezza del territorio nazionale che sta franando) per la produzione e acquisizione di 131 cacciabombardieri F-35, Grillo-News rilancia una "settimana di digiuno per il disarmo" in occasione delle Regionali, dal 22 al 28 marzo, da attuarsi, a scelta, o con un digiuno da cibo per uno o più giorni, o una settimana di digiuno televisivo.
Donne creatrici di pace
- Maria G. Di Rienzo
- Categoria: Cultura di Pace
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"La cornice internazionale dei diritti umani e' stata troppo lenta nell’occuparsi dei diritti umani delle donne. Il pregiudizio verso le violazioni dei diritti umani nella sfera pubblica tende a privilegiare le vittime di sesso maschile e la loro autorita' nella sfera privata. Come risultato, le donne sono state escluse dai risarcimenti garantiti dal diritto internazionale ed il principio di non discriminazione nella protezione, prevenzione e godimento dei diritti umani non e' stato rispettato.
Appello: 16 maggio 2010 Marcia per la pace Perugia-Assisi
- Tavola della pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
- Categoria: Cultura di Pace
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"Non basta parlare di pace. Uno ci deve credere. E non basta crederci. Uno ci deve lavorare."
Eleanor Roosevelt
C'è troppa violenza in giro! Nel mondo, in TV, contro gli immigrati, gli "altri", i diversi, contro le donne e contro i bambini, nelle nostre città, nei rapporti tra le persone, nel mondo del lavoro, nella politica, nell'informazione, nel rapporto che abbiamo con la natura, gli animali, l'ambiente che ci circonda: la violenza sembra non conoscere limiti e confini. C'è troppa violenza e c'è troppa indifferenza.Che è la forma più alta di violenza. In nome della nostra "pace", troppo spesso siamo pronti a condonare la violenza sugli altri. E davanti al loro dolore chiudiamo cuore, occhi e orecchi. Il prezzo di tanto cinismo è altissimo. E lo paghiamo tutti, indistintamente. Una società chiusa e insensibile non ha futuro.
A piccoli passi verso la barbarie
- Enzo Bianchi
- Categoria: Cultura di Pace
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Più volte l'abbiamo ribadito su queste colonne e con forza l'abbiamo affermato in più occasioni: ci stiamo dirigendo a piccoli passi verso la barbarie. Negli ultimi tempi l'andatura è sempre più accelerata e l'emergenza di alcuni fattori deleteri ci porta a riconoscere che ormai ci troviamo in una barbarie diffusa.
Una firma per il servizio civile
- Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
- Categoria: Cultura di Pace
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Campagna di mobilitazione per difendere e rilanciare il Servizio Civile Nazionale in Italia ed all’estero
Cari fratelli e sorelle, vi scriviamo per rendervi partecipi di un momento storico alquanto significativo che sta vivendo il servizio civile in Italia. Quest’anno il servizio civile celebra il suo 27 esimo anno di età.
La nostra comunità è stata fra i primi enti a coinvolgersi in quest’esperienza e, seppur vi siano stati momenti ed incontri difficili, dobbiamo sottolinearne il beneficio che in tutti questi anni ne abbiamo tratto.
Con la guerra, sempre tutto è perduto
- Giorgio La Pira
- Categoria: Cultura di Pace
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Con Hiroshima l’idea di guerra cambia totalmente: nessuna guerra potrà mai più definirsi "giusta", quando in un attimo, insieme a tanti innocenti, il mondo intero può essere distrutto.
Su tale argomento la riflessione di Giorgio La Pira diviene molto ampia, e con lo stile che lo caratterizza, rispondendo a chi lo accusava di essere un "sognatore" dirà che "Utopia" è la guerra e non la pace, perchè con la guerra, sempre tutto è perduto.
Riportiamo qui di seguito due brani di Giorgio La Pira, il primo tratto da un suo discorso del 1976, a un anno dalla sua scomparsa; il secondo è un testo scritto a Leningrado nel luglio del 1970, ed appartiene alla sua riflessione sul ruolo nuovo delle città.Pagina 24 di 26