Documento di Arena di Pace 2024
- Arena di Pace 2024
- Categoria: Cultura di Pace
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Pubblichiamo il documento finale di Arena di Pace 2024, sintesi del lavoro dei cinque tavoli tematici che ha coinvolto più di 600 delegati, espressione di oltre duecento associazioni della società civile e dei movimenti popolari.
Documento Arena di Pace 2024
Verona, 18 maggio 2024
Basta con la guerra, basta con gli attacchi, basta con la violenza! Sì al dialogo e sì alla pace! (stralcio del Regina Coeli di Papa Francesco del 14 aprile 2024)
- Papa Francesco Bergoglio
- Categoria: Cultura di Pace
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Cari fratelli e sorelle!
Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull’aggravamento della situazione in Israele a causa dell’intervento da parte dell’Iran. Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio oriente in un conflitto bellico ancora più grande.
Educare alla Pace
- Paola Manzoni
- Categoria: Cultura di Pace
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Quanto sta accadendo nel mondo ci interroga, ci porta a chiederci se come adulti abbiamo qualche responsabilità, se nel nostro piccolo, potevamo fare qualcosa che non abbiamo fatto. Si ripropone il tema dell'educare alla pace. Ma come?
L'educazione alla pace richiama il mondo dei valori e, nello specifico, il rispetto, la giustizia, l'uguaglianza, la solidarietà, il perdono. Educare alla pace vuol dire aiutare a riconoscere l'altro, che è diverso da me, e che va rispettato, perché è persona e, in quanto persona, è un valore.
Il diritto all'odio e alla vendetta?
- Elda Geremicca
- Categoria: Cultura di Pace
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In una prospettiva storica mondiale sempre più complessa, e nell'imporsi di considerazioni folcloristiche e balzane, si impone un ritorno di razionalità e spiritualità.
Qualche mese fa è uscito il libro Il mondo al contrario scritto dal generale Vannacci. L'autore, insieme alla rivendicazione di diritti, secondo lui conculcati, dalla prassi attuale, mette in evidenza “il diritto all'odio”.
Al di là delle discutibili opinioni e della deriva di razzismo, omofobismo, estremo nazionalismo presenti nel libro, che ovviamente bisognerebbe leggere con attenzione per verificare, quello che maggiormente mi ha colpito è stata proprio l'affermazione che esisterebbe il diritto all'odio.
Il papa bisogna leggerlo. Per capire bene il tono e il senso di quanto dice. Il testo dell'intervista ricavata dal sito Logos
- Sergio Paronetto
- Categoria: Cultura di Pace
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Care amiche e cari amici, come sempre, il papa bisogna leggerlo. Per capire bene il tono e il senso di quanto dice. Per denunciare il travisamento per ignoranza o mala fede del suo pensiero sim-bolico (cioè unitivo), laico e universale, sorprendente e innovativo, coraggioso e scomodo, realista e profetico a un tempo. Quanto dice mi sembra un sasso lanciato nello stagno dell'indifferenza, della pigrizia, del comodo dualismo argomentativo, del pensiero unico bellicista assurto a nuova religione in-civile.
Vogliono tornare al '39
- Chiesa di tutti Chiesa dei poveri, Raniero La Valle
- Categoria: Cultura di Pace
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In attesa che qualcuno la colga, alta sul mondo sventola la gloriosa bandiera bianca di Papa Francesco.
Se il Papa, rispondendo alla Televisione svizzera, avesse parlato solo del negoziato, come fa incessantemente da quando è scoppiata la guerra, presentandolo come un dovere morale, oltre che politico, nessuno lo sarebbe stato a sentire, perché ormai le parole di buon senso non si possono più nemmeno pronunciare in questo mondo (occidentale) a una sola dimensione (la guerra). Invece ha preso in carico la metafora offertagli dall’intervistatore, e ha parlato di bandiera bianca, e tutti si sono indignati, soprattutto quelli, come Biden e i nostri giornali, che alla guerra ci mandano gli altri.
La pedagogia della violenza
- Chiesa di tutti Chiesa dei poveri, Raniero La Valle
- Categoria: Cultura di Pace
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Se c’era una cosa che nella spietata guerra di Gaza Israele doveva evitare. era di fornire un simbolo che per la sua forza evocativa fosse pari all’orrore suscitato dalla strage compiuta il 7 ottobre da Hamas al confine settentrionale della Striscia.
Questa colpì gli inermi civili e i giovani che partecipavano a un festival musicale nel kibbutz di Re’im, mentre l’ultimo attacco israeliano contro la folla nel Nord della Striscia ha colpito civili e giovani innocenti che mossi dalla disperazione cercavano di strappare qualche frammento degli aiuti umanitari per lenire la fame, ciò che ha provocato oltre 100 morti e 700 feriti.
- Lettera scritta da una insegnante di Pisa presente alle cariche della polizia contro le ragazze e i ragazzi
- Una giornata di inaudita violenza di fronte al Liceo Russoli di Pisa
- Luoghi non più comuni: «pace»
- Un punto di svolta per capire cosa possiamo fare per la pace
- NO alla base di Coltano: comunicato dei coordinamenti NO ASSE e LA LECICONA NON SI TOCCA
- Si ricomincia, con l’alternanza scuola-caserma
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