Progetto: Testimoni di pace e giustizia in America latina nella stagione delle dittature
- Anselmo Palini
- Categoria: Cultura di Pace
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Proposta di arricchimento dell’offerta formativa rivolta al triennio della Scuola Secondaria Superiore con particolare riferimento al curriculo di Italiano, di Storia, di Religione Cattolica, di Educazione Civica (con particolare riferimento a Cittadinanza e Costituzione), in coerenza con il Protocollo d’Intesa firmato il 22 marzo 2018 dal Ministero della Pubblica Istruzione (Miur) e da Gariwo onlus-Comitato la Foresta dei Giusti “per la diffusione della conoscenza dei Giusti e della memoria del bene”
Progetto: TESTIMONI DI PACE E DI GIUSTIZIA in America latina nella stagione delle dittature
Cari amici: Sono a Hiroshima. Oggi è il 6 agosto. 75 anni fa, questo stesso giorno, una sola bomba eliminò la vita di migliaia di persone e lasciò inimmaginabili distruzioni in questa città. Ci siamo radunati qui i vescovi del Giappone in questo 75 ° anniversario della tragedia dello sgancio della bomba atomica sulla città di Hiroshima. Abbiamo pregato insieme e rinnovato il nostro impegno per la pace e il disarmo nucleare. Tutti i governanti italiani dal dopo guerra ad oggi , si sono prostrati ai piedi dei governanti USA ed hanno sempre applicato per l’Italia le loro Direttive e voleri. Anche il ministro della difesa italiano Lorenzo Guerini, di recente si è recato in USA , non per esternare la volontà di pace del governo Italiano contro le politiche guerrafondaie e terroristiche degli Americani, ma ancora una volta per eseguire le volontà di Trump e degli USA.
Sintesi dell’intervento svolto a Lucca all’Assemblea per la Pace
Sul viaggio del papa in Giappone vi trascriviamo l’articolo uscito oggi su “il Manifesto”. Una delle tante lezioni da trarre dalle guerre recenti, mi sembra questa: come ogni stato ha i suoi ambasciatori, oltre le spie, così dovrebbe avere un "avvocato dell'avversario", col compito di cercare, ascoltare, sostenere, nei conflitti acuti, le ragioni dell'avversario. Oltre il ministro della difesa (che pensa ancora la difesa soltanto in termini armati, militari), ci vuole il ministro della pace. Era questa la proposta di Aldo Capitini nel marzo 1948 (Cfr Aldo Capitini, Elementi di un’esperienza religiosa, Cappelli, Bologna 1990, pp. 15-16 e Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni Cultura della Pace, Fiesole 1989, p. 102) e il suggerimento di Tullio Vinay nel febbraio 1977 (Cfr T. Vinay, L'utopia del mondo nuovo. Scritti e discorsi al Senato, Claudiana, Torino 1984, p. 285). Un tale ministro sarebbe incaricato di tenere aperta, e riaprire sempre, la ricerca dialettica e autocritica della verità e giustizia nelle controversie, con esclusione delle soluzioni violente, come impongono l'art. 11 della Costituzione e la Carta dell'Onu.
Le scrivo per invitarLa ad aderire alla Giornata nazionale di mobilitazione contro i muri della vergogna che si svolgerà sabato 9 novembre 2019, in occasione del 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino.
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Da Hiroshima 75 anni dopo
Liberiamo l’Italia dalla colonizzazione, dalle basi militari e armi anche atomiche, dai 34.000 militari USA!
Cosa fare per la pace?
Disarmare la pace
“Appena un istante, tutto venne divorato da un buco nero di distruzione e di morte”. Così il papa ad Hiroshima. Ma lui è l’unico che resta ancorato a quel buco nero, l’unico che mette in gioco la sua autorità di leader per parlare da quel buco nero a un mondo che sembra voler correre a sprofondarvi di nuovo.
Ministro della Pace
9 novembre 2019 – Aderisci alla Giornata nazionale di mobilitazione contro i muri della vergogna